Codacons parte civile al processo sulla morte di Francesco Maniaci

Codacons parte civile al processo sulla morte di Francesco Maniaci

TERMINI IMERESE – Si è svolta al Tribunale di Termini Imerese l’udienza preliminare sull’omicidio stradale relativo alla morte di Francesco Maniaci, il medico 43enne deceduto dopo il crollo di un albero sulla sua auto mentre si trovava sull’A20. I sette imputati coinvolti – tra dirigenti, responsabili e direttori – sapranno tra un paio di mesi se andranno a processo.

La tragedia di Francesco Maniaci

I fatti risalgono al 9 ottobre del 2023. Erano le sei del mattino quando Maniaci – originario di Sant’Agata di Militello – si trovava all’altezza degli svincoli di Campofelice di Roccella e Cefalù. Nei pressi del chilometro 175 in direzione Palermo il medico di 43 anni ha perso la vita sul colpo a causa del crollo dell’albero.

Nonostante l’intervento del personale medico del 118, per la vittima non c’è stato nulla da fare.

Codacons unica parte civile nel procedimento

Nel corso dell’udienza, la prima questione affrontata dal Giudice ha riguardato l’ammissione delle costituzioni di parte civile. Il Gup ha ammesso la partecipazione al processo dei familiari della vittima e del Codacons Sicilia, rappresentato dall’avvocato Marcello Drago, dirigente dell’Ufficio Legale Regionale del Codacons, che risulta l’unica associazione ammessa come parte civile nel procedimento.

L’udienza è poi proseguita con le istanze delle parti civili finalizzate alla chiamata in causa dei responsabili civili, individuati in diverse società operanti nel settore della manutenzione autostradale. Il Giudice ha accolto tali richieste, disponendo il rinvio dell’udienza al 12 febbraio prossimo al fine di consentire la “vocatio in ius” dei responsabili civili, che andranno così a integrare il contraddittorio processuale.

Riconosciuto il ruolo del Codacons nella tutela della sicurezza autostradale

Il Segretario Nazionale Codacons, Francesco Tanasi, ha affermato: “L’ammissione del Codacons come unica associazione parte civile rappresenta un riconoscimento del ruolo dell’associazione nella tutela dell’interesse collettivo alla sicurezza delle infrastrutture e dei diritti degli utenti della strada. È doveroso accertare se la morte di un giovane medico possa essere riconducibile a carenze nella manutenzione e nella gestione della rete autostradale”.

Il Codacons seguirà con attenzione tutte le fasi del procedimento giudiziario, affinché venga fatta piena luce sulle responsabilità e siano evitate tragedie analoghe sulle autostrade siciliane.