PALERMO – Qualche settimana fa è stato lanciato un crowdfunding per mettere in salvo i profughi di provenienza afghana, che in pochi giorni ha raggiungo la cifra di oltre 10mila euro.
Grazie a questo gesto sono state messe in salvo dieci persone, tra cui sei donne e due bambini. Inoltre ieri sera è atterrata all’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo la famiglia afghana del cuoco Shapoor Safari, anima del ristorante Moltivolti, impresa sociale nel rione di Ballarò.
Dopo aver lasciato qualche settimana fa, con alcuni pericoli e problemi, l’Afghanistan attraverso il confine con il Pakistan ed essere rimasti per lungo tempo nella capitale pakistana Islambad in attesa dei visti per raggiungere il nostro paese, la famiglia Safari è riuscita finalmente a raggiungere Palermo e inoltre a riabbracciare dopo 25 anni Shapoor.
Ad accogliere a famiglia in aeroporto il sindaco Leoluca Orlando, che si è molto speso nelle settimane passate con l’Ambasciatore italiano in Pakistan per aiutare la famiglia a varcare il confine con l’Afghanistan e ricevere la documentazione necessaria per il viaggio.
Come riportato da nostri colleghi dell’Ansa, le parole del sindaco Orlando: “Da oggi altri dieci afghani saranno dieci palermitani perché questa città li accoglie. L’accoglienza non è soltanto aspettare che qualcuno arrivi ma anche fare in modo che qualcuno si possa mettere in salvo rispetto alla morte, alla tortura e alla violenza. Palermo, che si conferma città dell’accoglienza, è come una nave nel Mediterraneo che salva un naufrago, questa è una famiglia di naufraghi arrivati dal cielo, in aereo, e Palermo è pronta ad accoglierli“.
Per il cuoco afghano, che non rivedeva la sua famiglia da 25 anni, “è stata dura ma ce l’abbiamo fatta grazie all’aiuto di tante persone che mi sono state accanto e sono riuscite a far arrivare qui le mie sorelle, i miei nipoti e i miei nipotini“.
Fonte foto: Facebook – Leoluca Orlando sindaco di Palermo