PALERMO – È in corso a Palermo al cimitero dei Rotoli la rimozione della tensostrutture allestita da oltre due anni per alloggiare un migliaio di bare in attesa di degna sepoltura. Una soluzione che doveva essere momentanea e che invece si è protratta fino a oggi. A partire da questa mattina verrà compiuto un nuovo passo verso una gestione ordinaria del cimitero: gli operai del Comune e quelli della Reset rimuoveranno i tendoni.
Lo ha annunciato l‘assessore ai Servizi cimiteriali, Salvatore Orlando.
Un plauso all’amministrazione arriva dal consigliere Ottavio Zacco, che nel corso della seduta di insediamento di Sala delle Lapidi aveva chiesto scusa a tutta la cittadinanza per le bare insepolte:
“Una vergogna che ha sconvolto tutta l’Italia e ha sfregiato la dignità di tutti i palermitani. Già da qualche settimana, il cimitero dei Rotoli è tornato alla normale attività di tumulazione, senza ulteriori attese in deposito per le nuove salme, notizia che è passata in sordina.
Ora possiamo tornare a definire i Rotoli un camposanto dove i palermitani in quiete possono pregare per i propri cari“.
“I tendoni che ospitavano al cimitero dei Rotoli circa mille salme erano il simbolo più doloroso dell’emergenza sepolture che ha investito la città per anni.
Averli svuotati circa 40 giorni fa ed essere arrivati oggi a eliminare queste strutture dai viali del camposanto rappresenta un passo avanti importante e significativo da parte di un’amministrazione che, in meno di un anno, sta viaggiando spedita verso il superamento dell’emergenza che oggi conta circa 300 bare in deposito rispetto alle 1.400 che abbiamo trovato insepolte quando mi sono insediato.
Il lavoro per restituire dignità a questo luogo sacro, dunque, non si fermerà certo oggi e continuerà per non ripetere gli errori commessi nel passato da altri e non ricadere in nuove emergenze.
Ed è doveroso sottolineare i risultati raggiunti fino ad oggi, per i quali ringrazio l’assessore Orlando che con i suoi uffici ha anche supportato la struttura commissariale che si è insediata a inizio anno e voluta dal governo nazionale e le maestranze della Reset per il lavoro che stanno svolgendo al cimitero dei Rotoli anche in questi giorni di condizioni meteorologiche avverse“.
Sulla vicenda è intervenuto anche l’assessore alle infrastrutture cimiteriali Salvatore Orlando che spiega:
“Si tratta delle tendostrutture che hanno ospitato per oltre due anni, com’è tristemente noto, un migliaio di bare in attesa di degna sepoltura. Una situazione che ha contribuito a determinare l’emergenza cimiteriale riscontrata da questa amministrazione fin dall’insediamento.
Emergenza affrontata immediatamente con estrema determinazione, attraverso iniziative di carattere strutturale e organizzativo che stanno restituendo la gestione cimiteriale a criteri di normalità. Con queste attività si segna, dunque, un ulteriore passo verso il superamento dell’emergenza cimiteriale“.
La vicenda del Camposanto dei Rotoli continua a caratterizzarsi di contorni sempre più inquietanti e sconvolgenti. Altri particolari si aggiungono infatti alla già pesante situazione di emergenza che si registra da anni al cimitero palermitano, noto alle cronache per le bare, centinaia, in attesa di trovare la degna collocazione.
Adesso si scopre che al peggio non c’è fine e che ci sono bare senza etichetta, dunque morti senza nomi. Resti umani senza alcuna indicazione di provenienza e destinazione. Ci sono salme nelle celle frigorifere non funzionanti.
Dettagli macabri che ispirerebbero una narrazione al limite della letteratura horror ma che nel rispetto dei morti e dei cari occorre invece valutare con contegno e serietà.
Foto di repertorio
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