Chiudevano “un occhio” in cambio di favori: accusati di corruzione tre vigili urbani di Palermo

PALERMO – Sono tre i vigili urbani di Palermo accusati di corruzione che dovranno risarcire il Comune per aver effettuato pressioni sui commercianti per “chiudere un occhio” e avere in cambio favori personali.

I tre ispettori della polizia municipale sono stati condannati per “induzione indebita a dare o promettere utilità”.

Dopo la giustizia, però, arriva la Corte dei Conti. 

Ad essere stati sospesi dal servizio sono Vincenzo Virgadamo di 51 anni, Stefano Cardinale di 64 anni ed Egidio Radicella di 55 anni

I tre indagati dovranno versare rispettivamente 30 mila, 20 mila e 12 mila euro. 

La sentenza 187/2017 è stata emessa dalla Sezione giurisdizionale presieduta da Luciana Savagnone. L’unico ad essersi costituito in giudizio è l’ispettore Virgadamo, assistito dall’avvocato Armando Sorrentino.