PALERMO – I carabinieri della Stazione San Filippo Neri hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari, emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Palermo su richiesta della locale Procura, nei confronti di otto indagati (4 in carcere e 4 agli arresti domiciliari), ritenuti a vario titolo responsabili del reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Palermo e svolta tra gennaio e aprile del 2020, nel pieno della crisi pandemica, è stata avviata a seguito di approfondimenti investigativi eseguiti nei confronti di alcuni dei soggetti, gravati dalla misura cautelare, che hanno permesso di ricostruire un consistente traffico di sostanze stupefacenti tra il quartiere Zen 2 di Palermo e la penisola Iberica.
Da Palermo in Spagna per il traffico di droga
Nella fattispecie, gli indagati destinatari della misura, facendo capo principalmente ad un trentenne palermitano, già con precedenti specifici, recandosi alternativamente nella città di Barcellona a bordo di voli di linea, una volta giunti a destinazione, provvedevano, per il tramite di terzi soggetti lì dimoranti, ad organizzare e gestire la spedizione di pacchi postali, contenenti chili di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana.
Detti pacchi, indirizzati sempre a destinatari fittizi, una volta spediti, venivano recuperati dagli stessi indagati al loro rientro nel territorio palermitano. Le operazioni per recuperare il pacco avvenivano tramite accordi diretti e telefonici con il corriere, al quale i trafficanti chiedevano informazioni relative alla posizione di consegna, per poi concordare con lo stesso il luogo del ritiro. Lo stupefacente, una volta recuperato, veniva smerciato tra acquirenti e assuntori, provenienti da tutti i quartieri palermitani, garantendo un volume d’affari di circa 650.000 euro, stimato in 6 mesi di serrate indagini.
Le perquisizioni
Contestualmente all’esecuzione delle misure restrittive sono state effettuate numerose perquisizioni a carico di altri soggetti indagati, con l’impiego complessivo di un centinaio di carabinieri del Gruppo di Palermo, con unità cinofile, antiterrorismo e con un elicottero, per garantire la necessaria cornice di sicurezza delle operazioni.
L’attività di osservazione della Stazione carabinieri San Filippo Neri aveva già permesso di arrestare 7 persone in flagranza di reato di spaccio e di deferirne 4 all’autorità giudiziaria, oltre ad assicurare il sequestro di 1,1 kg. di marijuana, 3,5 kg. di hashish, quest’ultimo di differente marchio e qualità, e di circa 22.000 euro complessivi, quale provento delle attività illecite riconducibili all’importazione e spaccio della droga.
Stazione San Filippo Neri “salvezza” dello Zen 2
La Stazione San filippo Neri, unico comando operativo di polizia nel delicatissimo e complesso quartiere Zen 2, recentemente visitato dal Ministro della Difesa e dal Comandante Generale dell’Arma, continua a rappresentare un presidio prezioso sul territorio, che assicura attività di prevenzione e di repressione continue dei fenomeni criminali di strada e, in parallelo, svolge un’opera assidua di vicinanza alla popolazione onesta, affiancando le associazioni di volontariato del quartiere e la Parrocchia.
L’indagine contro lo spaccio di stupefacenti, che ha trovato la piena condivisione dell’autorità giudiziaria è stata particolarmente importante perché tende ad evitare che lo Zen 2 si caratterizzi come “piazza di spaccio” permanente, realizzando quell’economia criminale esclusiva che rappresenterebbe la vera sconfitta dello Stato. “Bonificare” il territorio da queste forme gravi di illegalità resta una priorità assoluta dell’Arma dei carabinieri di Palermo, a premessa della rinascita della comunità, anche in aree di particolare disagio.
Le immagini video dell’operazione