TERMINI IMERESE – Il giudice Sandro Potestio del tribunale di Termini Imerese ha condannato un carabiniere in servizio nel Palermitano tra il 2017 e il 2018 a due anni e nove mesi di reclusione per lesioni e maltrattamenti nei confronti dell’ex convivente.
Il militare è stato inoltre condannato al risarcimento del danno, che sarà quantificato in sede civile.
La denuncia e il racconto della vittima
La donna aveva presentato denuncia nel 2018, assistita dall’avvocata Maria Rotondi, ricostruendo un anno di relazione segnato da liti continue, aggressioni e violenze fisiche.
Secondo quanto riferito, le percosse avrebbero causato sofferenze fisiche e profonde umiliazioni.
Le violenze durante le liti
In uno degli episodi denunciati, il militare avrebbe afferrato la donna sbattendole la testa contro il muro, facendole poi urtare la schiena contro la struttura del letto, urlandole: “Non dire più che non ti amo. Quello che dico io è legge”.
In un’altra occasione, quando la donna gli avrebbe chiesto di cancellare il numero dell’ex fidanzata, l’uomo l’avrebbe colpita a schiaffi, gridando: “Ancora paragoni fai, chiedimi perdono in ginocchio”.
La denuncia riporta anche minacce gravissime, culminate nella frase: “Ti mando a casa dei tuoi genitori dentro una cassa tagliata a pezzi”.
La posizione della difesa
La difesa del carabiniere ha annunciato ricorso in appello contro la sentenza, che resta comunque un passaggio giudiziario significativo in un procedimento che riguarda violenza domestica e abuso di potere nella sfera privata.



