Chi è il nipote caro a Totò Riina morto a 74 anni

Chi è il nipote caro a Totò Riina morto a 74 anni

CORLEONE – È morto a 74 anni Giovanni Grizzaffi, nipote del capomafia Totò Riina. Il decesso, dovuto a un male incurabile, risale all’inizio dell’estate, ma la notizia finora non era stata mai diffusa pubblicamente.

Chi era Grizzaffi, il nipote caro a Riina

Grizzaffi era stato scarcerato nel 2017, dopo l’arresto nel 1993. Era figlio di Caterina, sorella del boss corleonese. Una volta terminata la sua permanenza dietro le sbarre, il nipote di Riina era divenuto molto caro agli occhi del capomafia: si ipotizzava anche che potesse prendere il suo posto all’interno dell’organizzazione criminale di Cosa Nostra.

Secondo quanto emerso da alcune intercettazioni telefoniche, Grizzaffi era chiamato “l’uomo della provvidenza” dalla mafia corleonese: era l’unico in grado di mettere in discussione il dominio dell’ex boss Rosario lo Bue, che controllava il territorio di Corleone. Nonostante la “stima” che diversi malviventi corleonesi provavano per lui, Grizzaffi non era ben voluto da tutti i membri della malavita: c’era chi non avrebbe mai voluto vederlo al vertice di Cosa Nostra.

Chi sono i membri della famiglia Riina rimasti a Corleone

A Corleone vivono ancora alcuni membri della famiglia Riina, tra cui Giuseppe Salvatore Riina (noto come Salvuccio), figlio del defunto boss, condannato per attività mafiose ma poi scarcerato. Dopo la sua liberazione, si è autodefinì scrittore, avendo pubblicato un libro sulla storia della sua famiglia che è stato tradotto in diversi Paesi.

Si aggiunge alla lista anche la sorella Lucia, tornata da Parigi dopo che il suo sogno di trasferirsi in Francia e gestire un ristorante si è infranto. Presente nel territorio di Corleone anche la loro madre, Ninetta Bagarella, 79 anni, che è la sorella del noto killer mafioso Leoluca, condannato all’ergastolo. L’altra figlia di Bagarella e Riina, Maria Concetta, sembra vivere in Puglia con suo marito, mentre il figlio Giovanni si trova in carcere all’ergastolo per omicidi.

In foto Giovanni Grizzaffi