Caso Bayesian, i primi esiti delle autopsie: due vittime morte per soffocamento

Caso Bayesian, i primi esiti delle autopsie: due vittime morte per soffocamento

PALERMO – Ecco arrivati i primi esiti dalle autopsie eseguite sulle vittime del naufragio del Bayesian, dove è stato accertato che i coniugi Jonathan Bloomer, presidente della Morgan Stanley International, e la moglie Judit Elizabeth Bloomer sono morti per soffocamento.

Sarebbe inoltre già stato presentato un piano di recupero dell’imbarcazione e, al momento, è in azione un robot sottomarino per monitorare la situazione.

Cause di soffocamento

Saranno ora gli esami istologici a stabilire se la coppia è morta perché, dopo aver trovato una bolla d’aria in cabina, ha esaurito l’ossigeno oppure se è deceduta per annegamento.

Dall’istituto di medicina legale non sarebbero attualmente trapelate indiscrezioni sull’eventuale presenza di acqua nei polmoni dei Bloomer. Domani sarà invece il giorno delle autopsie sui corpi del magnate inglese Mike Lynch e della figlia 18enne Hannah.

Gli accertamenti sul cuoco

Gli accertamenti medico legali sul cuoco, unico dell’equipaggio a perdere la vita, non sono stati ancora fissati: lo chef era di Antigua, per cui la Procura sta tentando di notificare ai familiari l’atto.

Lavorando affinché non ci siano sversamenti di carburanti

Nel caos del naufragio, tra autopsie e teorie di complotto, le Autorità stanno lavorando affinché non ci siano sversamenti di carburanti“. Lo ha detto, incontrando la stampa, il nuovo direttore regionale dei vigili del fuoco per la Sicilia, Agatino Carrolo.

I vigili del fuoco hanno agito – ha aggiunto – in modo tempestivo, recuperando le sette vittime. Nell’immediatezza dell’evento il nostro Corpo era sul posto con i nuclei specializzati, sempre sotto il coordinamento dell’autorità giudiziaria“.

Operazioni svolte cristallizzando la situazione, in modo da consentire agli inquirenti di procedere con le indagini necessarie, e anche nella fase di recupero del relitto, siamo alle dirette dipendenze dell’autorità giudiziaria“.