PALERMO – “L’emergenza incendi di questi giorni è solo la punta dell’iceberg di un problema, quella della carenza di personale del corpo di vigili del fuoco, e delle difficilissime condizioni di lavoro cui sono sottoposti i lavoratori, che si trascina da anni: personale stremato, pochi, costretti a salire sui camion fino a 62 anni. La Sicilia è stata la regione più colpita dall’emergenza incendi, ci sono stati 210 interventi solo a luglio, mentre ci sono 400 idonei in attesa dello scorrimento della graduatoria. Solo a Catania ci sono 100 aspiranti pompieri”.
A dichiararlo è la parlamentare nazionale del partito democratico Luisa Albanella, componente della commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, che stamattina ha partecipato al presidio che si è tenuto in piazza Montecitorio a Roma, organizzato dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil per chiedere il rafforzamento di mezzi, uomini e risorse in capo al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
“È stata, ancora una volta – ha proseguito Albanella – l’occasione per confrontarci sulle questioni e le criticità di un corpo dello stato che ogni giorno garantisce la sicurezza e l’incolumità dei cittadini e che, anche in questi giorni non ha fatto mancare il proprio prezioso contributo in termini di dedizione, passione e sacrificio nell’esercizio di un lavoro complicato e quanto mai necessario al Paese”.
Nel corso del presidio è stata più volte ribadita la necessità dello scorrimento ad esaurimento della graduatoria degli idonei al concorso pubblico 814, la cui assunzione garantirebbe un livello di efficienza al corpo dei vigili del fuoco e la possibilità, dunque, di operare con risorse che garantiscano sicurezza e professionalità.
“Come Partito Democratico abbiamo presentato una risoluzione in prima commissione che va in questa direzione – conclude parlamentare democratica – che impegna il Governo ad assicurare che la quota di risorse destinate al corpo nazionale dei vigili del fuoco, sia sufficiente ad assicurare almeno l’assunzione straordinaria per l’anno 2017 di 569 unità, che devono aggiungersi ai 301 già chiamati a visita a valutare la possibilità di potenziare ulteriormente l’organico dei vigili del fuoco, al fine di scongiurare che un’ulteriore carenza di organico si ripercuota sulla piena funzionalità di un Corpo destinato a svolgere compiti di estrema delicatezza; ad adottare ogni iniziativa utile volta ad aggiornare le previsioni contenute nella legge quadro in materia di incendi boschivi, alla luce delle nuove competenze attribuite al corpo nazionale dei vigili del fuoco in questa materia”.
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