Carabiniere palermitano accusato dello stupro di due americane: incidente probatorio a Firenze

PALERMO – Ritornano a Firenze le due ragazze americane di 19 e 21 anni che lo scorso 7 settembre denunciarono due carabinieri con l’accusa di violenza sessuale. Tra gli accusati c’è anche il palermitano Pietro Costa.

Le ragazze sono tornate nella “tana del lupo” per essere interrogate dal giudice per le indagini preliminari Mario Profeta. L’incidente probatorio è iniziato questa mattina  nell’aula bunker di Santa Verdiana con l’interrogatorio delle due ragazze da parte del giudice Profeta. Le due, accompagnate dai loro avvocati, sono arrivate in aula a bordo di un pulmino nero con i vetri oscurati.

L’interrogatorio si è svolto in modalità protetta, infatti, il giudice ha deciso di interrogare le due studentesse in una stanza separata, con la sola presenza dell’interprete. I due imputati, Pietro Costa e Marco Camuffo e i loro avvocati hanno avuto la possibilità di vedere e ascoltare l’interrogatorio in un’altra aula tramite un sistema audio visivo.

Durante l’interrogatorio gli avvocati non hanno potuto intervenire, ma hanno comunque avuto la possibilità di suggerire al giudice le domande da porre alle due ragazze. L’avvocato Giorgio Carta, difensore del carabiniere palermitano, ha sfruttato la possibilità consegnando al giudice 250 domande da fare a ciascuna delle due ragazze.