Bancarotta fraudolenta e un impero da 50 milioni: Niceta condannato a tre anni

Bancarotta fraudolenta e un impero da 50 milioni: Niceta condannato a tre anni

PALERMO – Bancarotta fraudolenta documentale e distrazione dopo il fallimento di uno dei negozi d’abbigliamento: Onofrio Niceta è stato condannato a tre anni di reclusione.

A prendere la decisione è stato il gup di Palermo, Wilma Mazzara, in seguito al processo con rito abbreviato.

In quella circostanza, infatti, il giudice in questione ha “bocciato” la costituzione come parte civile del socio dell’imputato, ovvero Michelangelo Niceta, poiché il procedimento per bancarotta prevede che soltanto il curatore fallimentare si costituisca.

Un impero di 50 milioni di euro finito nel mirino degli inquirenti ben undici anni fa: coinvolti nell’indagine anche Angelo Niceta, figlio di Onofrio, a giudizio con rito ordinario. Angelo, tra l’altro, è sotto protezione da più di un anno, visto che aveva deciso di raccontare i legami tra lo zio Mario e il boss di Brancaccio, Giuseppe Guttadauro.

“Voglio parlare e liberarmi di un peso. L’altro ramo della famiglia mi ha lasciato sul lastrico con una manovra spregiudicata”, aveva detto Angelo, che ha troncato tutti i rapporti con la propria famiglia. La proprietà definita “imperiale” dei Niceta comprendeva 23 terreni, 11 società che si occupano della gestione dei negozi di abbigliamento e 11 unità immobiliari.