PALERMO – “Disturba le lezioni e non ha consapevolezza, iscrivetela altrove“, è con queste parole che il parroco della chiesa di Sant’Oliva a Palermo avrebbe comunicato ai genitori di una bambina autistica che la figlia non avrebbe più potuto frequentare le lezioni di catechismo.
Madre e padre, residenti a Monreale, l’avevano iscritta nella speranza di farle ricevere la comunione insieme al fratello di 9 anni, ma a quanto pare per il momento non sarà possibile soddisfare questo loro desiderio.
“Non siamo in grado di gestirla, non si tratta di discriminare una bambina disabile ma di permetterle di partecipare al catechismo in condizioni di sicurezza“, ha spiegato Don Vincenzo Monaco alla madre.
L’ingestibilità della bambina però non sarebbe l’unica questione fatta presente dal parroco: Don Vincenzo avrebbe anche parlato di problemi relativi all’età della figlia, ritenuta ancora troppo giovane, e della mancanza di alcuni documenti. Secondo la madre si tratterebbe solo di una serie di scuse, volte a impedire la partecipazione della bambina alle lezioni.
Il parroco avrebbe poi consigliato alla madre di portare la figlia in un’altra parrocchia della zona dove vengono accettati anche bambini con maggiori difficoltà di apprendimento. A parere dei genitori però questa sarebbe una soluzione tutt’altro che inclusiva.
