PALERMO – Approfittando dei mancati controlli da parte delle autorità palermitane è ripreso con grande vigore il mercato abusivo degli uccelli realizzato ogni domenica mattina a Ballarò. È, infatti, iniziata la grossa e redditizia vendita dei giovani, per lo più cardellini, nati nell’anno e quando i volontari del CABS hanno fatto il consueto giro tra le bancarelle si sono trovati di fronte a una brutta scena. Non meno di 200 animali selvatici stipati nelle gabbie dai cinque uccellatori presenti (mentre verosimilmente altre centinaia di uccelli erano conservati al sicuro poco distante), in un caldo insopportabile.
Si tratta di animali del peso di pochi grammi che, dopo avere sopportato in settimana lo stress della cattura e della cattività, venivano presi con le mani dalle maleodoranti gabbie per essere riposti in sacchetti di carta del tutto privi di aria.
Tutto ciò conferma quanto distante sia la valutazione dei protezionisti rispetto a quanto dichiarato qualche settimana fa, all’indomani di uno degli interventi, dalla polizia agli organi di stampa secondo cui il fenomeno sarebbe in forte calo. Ciò, sebbene tutti i venditori abusivi quel giorno fossero riusciti a scappare, allontanandosi prima di essere identificati.
In nessuna città d’Europa, infatti, si assiste a “mercanzia” di provenienza furtiva messa in vendita tranquillamente sulla pubblica via. Con la parte centrale dell’estate si raggiungerà il massimo numero di uccelli esposti e venduti.