PALERMO – Sono risultati negativi gli esami tossicologici effettuati su Aurora Maniscalco, la giovane hostess palermitana morta tragicamente a Vienna dopo essere precipitata dal terzo piano del suo alloggio. A confermarlo sono alcuni familiari della ragazza, che restano convinti che non si sia trattato di un suicidio.
“Non era depressa, era venuta a Palermo a maggio e stava bene – raccontano –. Voleva iscriversi a un corso di tedesco e aveva dei progetti per il futuro. Non crediamo affatto alla tesi del gesto volontario”.
Secondo quanto riferito dai parenti, tra Aurora e il suo fidanzato i litigi erano frequenti, anche se – precisano – “non conosciamo nel dettaglio i motivi delle discussioni”. Il fidanzato della giovane, che si trovava con lei al momento della caduta, è stato già ascoltato dalle autorità austriache, che non hanno al momento disposto misure cautelari.
La famiglia della ragazza, che si è già affidata a un legale, chiede verità e giustizia, e intende seguire passo dopo passo le indagini in corso a Vienna.