Aumentano i furti di Fiat 500, due arresti a Palermo

Aumentano i furti di Fiat 500, due arresti a Palermo

PALERMO – La Polizia di Stato ha arrestato due giovani di Palermo e ha impedito il furto di due auto, uno tentato e l’altro appena compiuto, in diverse zone della città.

La questione furti di auto, nel mirino le Fiat 500

Gli arresti sono stati effettuati nel contesto di una maggiore attività di controllo del territorio, anche in base alla localizzazione geografica dei reati. È emerso che negli ultimi tempi si è verificato un aumento dei furti, soprattutto durante le ore notturne, che hanno coinvolto veicoli Fiat 500, compresi quelli situati nel quartiere Zisa e nelle aree circostanti.

Il tentativo di furto e la fuga dei malviventi

Nel dettaglio, una squadra del Commissariato di Polizia “Zisa-Borgo Nuovo” stava pattugliando via Bernini quando ha notato un giovane che stava cercando di forzare la porta di una Fiat 500 bianca e poi è entrato nell’auto. Il giovane ha reagito rapidamente alla vista delle insegne della Polizia di Stato e ha ascoltato l’ordine degli agenti di fermarsi prima di tentare una fuga spericolata, che si è protratta per alcune centinaia di metri e ha richiesto l’intervento degli agenti per circa 15 minuti.

Il fuggitivo, un sedicenne con precedenti penali, è riuscito a nascondersi tra la fitta vegetazione delle case e delle zone residenziali, superando i recinti di proprietà privata, ma è stato infine scoperto e arrestato dagli agenti.

Secondo furto in pochi giorni

Negli stessi giorni, ma in pieno giorno, un giovane palermitano è riuscito a rubare una microcar appena parcheggiata in via Sciuti. La rapida segnalazione del furto da parte del proprietario e la successiva comunicazione del modello e della targa alle volanti distribuite nella città hanno contribuito all’efficacia delle ricerche.



Il veicolo è stato rintracciato in Corso Calatafimi inizialmente e successivamente in via Imera, dove una pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha intercettato il giovane. Sull’auto e all’interno sono stati riscontrati danni specifici che non erano presenti prima e che erano compatibili con un tentativo di furto: la serratura danneggiata, l’accensione manomessa, lo stereo danneggiato e i fili elettrici tagliati.

Il giovane, un ventitreenne di Palermo, è stato arrestato e le indagini sono in corso per identificare eventuali complici. Il veicolo è stato restituito al legittimo proprietario.

Entrambi gli arresti sono stati autorizzati dall’Autorità Giudiziaria.

È importante sottolineare che gli indagati sono considerati sospettati dei reati contestati e che la loro colpevolezza sarà stabilita solo dopo un eventuale processo e una sentenza definitiva, in conformità al principio costituzionale della presunzione di innocenza.