Aumentano i casi di intossicazione da tonno: i Nas moltiplicano i controlli nei mercati e nei ristoranti

Aumentano i casi di intossicazione da tonno: i Nas moltiplicano i controlli nei mercati e nei ristoranti

PALERMO – Mercati di quartiere e luoghi di ristorazione sono attualmente nel mirino delle forze dell’ordine, che hanno intensificato le ispezioni in tutta la provincia di Palermo in seguito ai numerosi casi di intossicazione da tonno degli ultimi giorni.

Pochi giorni fa, infatti, si è diffusa la notizia di circa 10 persone giunte al Pronto Soccorso dei maggiori nosocomi del capoluogo siciliano mostrando alcuni dei sintomi di sindrome sgombroide (un avvelenamento causato dall’ingerimento di pesce avariato): nausea, rossore, mal di testa e forti crampi allo stomaco.

L’improvvisa e rapida moltiplicazione del numero di intossicati ha spinto i carabinieri del Nas (il comando carabinieri per la tutela alla salute) e il personale della Capitaneria di Porto a vigilare maggiormente sulla situazione e a porre sotto stretto controllo tutti gli esercizi che si occupano della vendita di tonno.

Molti degli individui finiti in ospedale, infatti, avrebbero dichiarato di aver acquistato il pesce presumibilmente alterato da alcuni venditori ambulanti che dispongono le loro bancarelle nei principali mercati rionali.

A essere potenzialmente a rischio, quindi, non sarebbero solo gli abituali clienti di ristoranti sushi, dove normalmente il cibo viene servito crudo, ma anche coloro che acquistano il pesce per poterlo cucinare e servire in casa.

Pochi giorni fa è stato effettuato il sequestro di quasi 500 chili di tonno, ma nei prossimi giorni il dato potrebbe aumentare grazie all’attività delle autorità competenti per garantire la sicurezza dei cittadini.

Immagine di repertorio