PALERMO – Assolto Matteo Salvini dalle accuse: questa la decisione dei giudici.
“Sono felice: dopo tre anni ha vinto la Lega, ha vinto l’Italia. Difendere la Patria non è un reato ma un diritto. Andrò avanti ancora più determinato di prima“.
Così Matteo Salvini dopo la sentenza del processo Open Arms.
Assolto Matteo Salvini
Il tribunale di Palermo lo ha assolto dall’accusa di sequestro di persona e abuso di potere. La decisione, motivata con la formula “perché il fatto non sussiste”, è arrivata dopo quasi nove ore di camera di consiglio.
Pioggia di commenti post sentenza
La sentenza di assoluzione per Matteo Salvini ha generato una vera e propria ondata di reazioni da parte del mondo politico e istituzionale.
Da un lato, i sostenitori dell’ex Ministro dell’Interno hanno definito il verdetto come una vittoria della giustizia e della difesa dei confini nazionali. Dall’altro, non sono mancate le critiche, con chi ha ribadito la necessità di un bilanciamento tra sicurezza e rispetto dei diritti umani.
Le parole del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi
“Sono infinitamente felice per Matteo Salvini.
Ma soprattutto, da cittadino e da ministro, sottolineo l’importanza di questa sentenza che riafferma un principio importantissimo: non si può mettere sotto processo la linea politica di un governo.
Di questo si stava parlando a Palermo. E la verità è che la strategia contro l’immigrazione irregolare attuata dall’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini rappresentava coerentemente la linea politica del Governo Conte 1, collegialmente perseguita dall’esecutivo con il sostegno della maggioranza parlamentare.
I magistrati hanno evidentemente riaffermato questo principio che è fondamentale per assicurare un corretto rapporto tra i poteri dello Stato“.
Lo dichiara il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
Alcune reazioni
Dall’Ungheria gioisce anche Victor Orban: “Bravo Salvini la giustizia ha prevalso“.
Il leader dei 5Stelle Giuseppe Conte, che all’epoca dei fatti era alla guida del governo gialloverde entrato in crisi proprio nei giorni del caso Open Arms, prende atto della sentenza: “Va rispettata e potrà essere commentata quando sarà depositata“. Ricordando però che “i giudici sono un potere autonomo” ed “è bene che il centrodestra lo tenga presente quando pensano di avere ragione”.
Anche per la segretaria del Pd Elly Schlein “le sentenze si rispettano sempre, a differenza di quanto fa la destra“.
Il commento di Nino Minardo
“Il Tribunale di Palermo con la sentenza di piena assoluzione per Matteo Salvini ha ristabilito la verità e messo fine ad una vicenda surreale dove un ministro era sotto accusa per aver contrastato l’immigrazione illegale.
Sono felice per Matteo ma anche per l’intero Paese che si lascia alle spalle un processo che non sarebbe mai dovuto iniziare”.
Lo dice il deputato Nino Minardo, Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati.
La reazione della Lega
“A Palermo come a Berlino c’è un giudice. Salvini non poteva che essere assolto perché il fatto non sussiste. Confidavamo molto nella decisione della corte di Palermo, perché proprio a Palermo questo falso reato è stato l’espediente per una feroce battaglia politica che aveva solo un obiettivo, quello di abbattere un leader politico che ha fatto ciò che aveva promesso: difendere i confini italiani.
E Salvini lo ha fatto in un governo che assieme a lui aveva questa responsabilità politica. Chi voleva processare Salvini, voleva in realtà processare l’Italia e una delle sue istituzioni più importanti.
È stato un assalto alla Costituzione, al potere costituito, che meritava questa risposta da parte di un collegio responsabile che ha esaminato i fatti e ha deciso in maniera chiara.
Complimenti a Matteo Salvini, si va avanti con più forza per fare grande l’Italia e la nostra terra di Sicilia”.
Lo afferma il capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana, in una nota sottoscritta da tutti i deputati regionale Luca Sammartino, Mimmo Turano, Vincenzo Figuccia e Pippo Laccoto.
Il dispiacere del fondatore della Ong Open Arms
“Il dispiacere è soprattutto per le persone, che come abbiamo detto dal primo minuto, sono state private della loro libertà.
Aspettiamo le motivazioni dei giudici, per valutare se appellare la sentenza come speriamo anche la Procura della Repubblica.
Con questo processo, che è unico nella storia italiana ed europea, abbiamo voluto restituire dignità alle 147 persone trattenute a bordo e private della loro libertà per 20 giorni“.
Così Oscar Camps, fondatore della Ong Open arms dopo la sentenza di assoluzione di Matteo Salvini a Palermo.
Il disappunto dell’Associazione Don Bosco 2000
L’Associazione Don Bosco 2000, attiva nell’accoglienza dei migranti, ha espresso il proprio disappunto, pur rispettando la decisione della magistratura.
“Rispettiamo quanto stabilito dai giudici, ma non possiamo nascondere la nostra delusione. Da oggi, questa sentenza rischia di legittimare l’abbandono di vite umane in mare, vite che appartengono a migranti in cerca di speranza e dignità“, ha dichiarato Agostino Sella, presidente dell’Associazione.
L’assoluzione di Salvini per il caso Open Arms apre un dibattito sulle implicazioni morali e umanitarie di tali decisioni. “Lasciare che persone muoiano in mare non è solo una questione legale, ma un dramma umano. Questa decisione, pur legittima sul piano giuridico, ci addolora profondamente perché sembra giustificare l’indifferenza verso chi lotta per sopravvivere“, ha aggiunto Sella.
L’Associazione sottolinea l’importanza di mettere la dignità umana e il diritto alla vita al centro delle politiche migratorie.
“Ogni vita ha valore, e nessuna legge o decisione politica dovrebbe oscurare questo principio fondamentale. Chiediamo alle istituzioni e alla società civile di riflettere sulle conseguenze di questa sentenza e di impegnarsi per un futuro che ponga al centro l’umanità, la solidarietà e il rispetto dei diritti“, ha concluso il presidente.
Don Bosco 2000 rinnova il suo appello a favore di politiche migratorie più umane, in grado di salvaguardare la vita di chi fugge da guerre, povertà e persecuzioni. Questa vicenda, come sottolineato dall’associazione, deve essere un’occasione per riaffermare i valori della giustizia sociale e dell’inclusione, fondamentali per una società più giusta.
Assolto Matteo Salvini, le reazioni post sentenza. Il vicepremier: “Sono felice, ha vinto l’Italia”
PALERMO – Assolto Matteo Salvini dalle accuse: questa la decisione dei giudici.
“Sono felice: dopo tre anni ha vinto la Lega, ha vinto l’Italia. Difendere la Patria non è un reato ma un diritto. Andrò avanti ancora più determinato di prima“.
Così Matteo Salvini dopo la sentenza del processo Open Arms.
Assolto Matteo Salvini
Il tribunale di Palermo lo ha assolto dall’accusa di sequestro di persona e abuso di potere. La decisione, motivata con la formula “perché il fatto non sussiste”, è arrivata dopo quasi nove ore di camera di consiglio.
Pioggia di commenti post sentenza
La sentenza di assoluzione per Matteo Salvini ha generato una vera e propria ondata di reazioni da parte del mondo politico e istituzionale.
Da un lato, i sostenitori dell’ex Ministro dell’Interno hanno definito il verdetto come una vittoria della giustizia e della difesa dei confini nazionali. Dall’altro, non sono mancate le critiche, con chi ha ribadito la necessità di un bilanciamento tra sicurezza e rispetto dei diritti umani.
Le parole del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi
“Sono infinitamente felice per Matteo Salvini.
Ma soprattutto, da cittadino e da ministro, sottolineo l’importanza di questa sentenza che riafferma un principio importantissimo: non si può mettere sotto processo la linea politica di un governo.
Di questo si stava parlando a Palermo. E la verità è che la strategia contro l’immigrazione irregolare attuata dall’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini rappresentava coerentemente la linea politica del Governo Conte 1, collegialmente perseguita dall’esecutivo con il sostegno della maggioranza parlamentare.
I magistrati hanno evidentemente riaffermato questo principio che è fondamentale per assicurare un corretto rapporto tra i poteri dello Stato“.
Lo dichiara il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
Alcune reazioni
Dall’Ungheria gioisce anche Victor Orban: “Bravo Salvini la giustizia ha prevalso“.
Il leader dei 5Stelle Giuseppe Conte, che all’epoca dei fatti era alla guida del governo gialloverde entrato in crisi proprio nei giorni del caso Open Arms, prende atto della sentenza: “Va rispettata e potrà essere commentata quando sarà depositata“. Ricordando però che “i giudici sono un potere autonomo” ed “è bene che il centrodestra lo tenga presente quando pensano di avere ragione”.
Anche per la segretaria del Pd Elly Schlein “le sentenze si rispettano sempre, a differenza di quanto fa la destra“.
Il commento di Nino Minardo
“Il Tribunale di Palermo con la sentenza di piena assoluzione per Matteo Salvini ha ristabilito la verità e messo fine ad una vicenda surreale dove un ministro era sotto accusa per aver contrastato l’immigrazione illegale.
Sono felice per Matteo ma anche per l’intero Paese che si lascia alle spalle un processo che non sarebbe mai dovuto iniziare”.
Lo dice il deputato Nino Minardo, Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati.
La reazione della Lega
“A Palermo come a Berlino c’è un giudice. Salvini non poteva che essere assolto perché il fatto non sussiste. Confidavamo molto nella decisione della corte di Palermo, perché proprio a Palermo questo falso reato è stato l’espediente per una feroce battaglia politica che aveva solo un obiettivo, quello di abbattere un leader politico che ha fatto ciò che aveva promesso: difendere i confini italiani.
E Salvini lo ha fatto in un governo che assieme a lui aveva questa responsabilità politica. Chi voleva processare Salvini, voleva in realtà processare l’Italia e una delle sue istituzioni più importanti.
È stato un assalto alla Costituzione, al potere costituito, che meritava questa risposta da parte di un collegio responsabile che ha esaminato i fatti e ha deciso in maniera chiara.
Complimenti a Matteo Salvini, si va avanti con più forza per fare grande l’Italia e la nostra terra di Sicilia”.
Lo afferma il capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana, in una nota sottoscritta da tutti i deputati regionale Luca Sammartino, Mimmo Turano, Vincenzo Figuccia e Pippo Laccoto.
Il dispiacere del fondatore della Ong Open Arms
“Il dispiacere è soprattutto per le persone, che come abbiamo detto dal primo minuto, sono state private della loro libertà.
Aspettiamo le motivazioni dei giudici, per valutare se appellare la sentenza come speriamo anche la Procura della Repubblica.
Con questo processo, che è unico nella storia italiana ed europea, abbiamo voluto restituire dignità alle 147 persone trattenute a bordo e private della loro libertà per 20 giorni“.
Così Oscar Camps, fondatore della Ong Open arms dopo la sentenza di assoluzione di Matteo Salvini a Palermo.
Il disappunto dell’Associazione Don Bosco 2000
L’Associazione Don Bosco 2000, attiva nell’accoglienza dei migranti, ha espresso il proprio disappunto, pur rispettando la decisione della magistratura.
“Rispettiamo quanto stabilito dai giudici, ma non possiamo nascondere la nostra delusione. Da oggi, questa sentenza rischia di legittimare l’abbandono di vite umane in mare, vite che appartengono a migranti in cerca di speranza e dignità“, ha dichiarato Agostino Sella, presidente dell’Associazione.
L’assoluzione di Salvini per il caso Open Arms apre un dibattito sulle implicazioni morali e umanitarie di tali decisioni. “Lasciare che persone muoiano in mare non è solo una questione legale, ma un dramma umano. Questa decisione, pur legittima sul piano giuridico, ci addolora profondamente perché sembra giustificare l’indifferenza verso chi lotta per sopravvivere“, ha aggiunto Sella.
L’Associazione sottolinea l’importanza di mettere la dignità umana e il diritto alla vita al centro delle politiche migratorie.
“Ogni vita ha valore, e nessuna legge o decisione politica dovrebbe oscurare questo principio fondamentale. Chiediamo alle istituzioni e alla società civile di riflettere sulle conseguenze di questa sentenza e di impegnarsi per un futuro che ponga al centro l’umanità, la solidarietà e il rispetto dei diritti“, ha concluso il presidente.
Don Bosco 2000 rinnova il suo appello a favore di politiche migratorie più umane, in grado di salvaguardare la vita di chi fugge da guerre, povertà e persecuzioni. Questa vicenda, come sottolineato dall’associazione, deve essere un’occasione per riaffermare i valori della giustizia sociale e dell’inclusione, fondamentali per una società più giusta.