PALERMO – I carabinieri della compagnia Palermo Piazza Verdi hanno arrestato un 30enne, residente in provincia, già noto alle Forze dell’Ordine per spaccio di droga.
Il tutto rientra nell’ambito del controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione della produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
Arrestato per spaccio a Palermo
I militari hanno notato il presunto pusher in via dei Frangiai. L’odierno indagato era intento a cedere un involucro ad un acquirente e, nell’immediatezza le forze dell’ordine sono intervenute e hanno perquisito i due uomini.
Hanno trovato in possesso dell’indagato denaro, verosimilmente provento dall’attività illecita. Inoltre, anche 10 grammi tra cocaina, crack e marijuana, suddivisa in dosi e pronta per la vendita al dettaglio. Scatta la segnalazione alla Prefettura come assuntore di droga.
Il Giudice per le Indagini Preliminari di Palermo ha convalidato l’arresto e disposto per l’indagato, la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Nell’ambito di un’altra attività i militari della Stazione di Piazza Marina insieme al personale specializzato del nucleo cinofili di Palermo Villagrazia, in via Trappetazzo, hanno denunciato in stato di libertà un 40enne straniero già noto alle Forze dell’Ordine per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Ad attirare l’attenzione di militari è stato l’insolito andirivieni dell’uomo da un magazzino nel quartiere Ballarò. I carabinieri hanno pertanto proceduto a fermare il 40enne che, nel corso del controllo, ha assunto un atteggiamento nervoso destando ancora più il sospetto degli operanti.
Grazie all’infallibile fiuto del cane antidroga Ron, i carabinieri hanno rinvenuto all’interno del magazzino in uso all’indagato, quasi 20 grammi di sostanza stupefacente suddivisa in dosi e pronta per la vendita al dettaglio. Ma anche la somma di quasi 350 euro, presunto frutto dell’attività illecita di spaccio.
La sostanza stupefacente sequestrata in entrambe le attività dei reparti dell’Arma è stata inviata al laboratorio del comando provinciale dei carabinieri di Palermo per le analisi qualitative e quantitative.
Nota
È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’autorità giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.