PALERMO – Li tenevano sotto torchio e in condizioni disumane per ottenere ulteriori profitti. Per questo la polizia di Palermo ha tratto in arresto sei scafisti.
I “traghettatori”, infatti, avrebbero rinchiuso donne e bambini nella stiva dell’imbarcazione che lo scorso 19 agosto è stata soccorsa dalla nave “Diciotti” della guardia costiera. Il tutto, al fine di liberarli solo dopo il pagamento di un’ingente somma da parte dei familiari o amici a bordo. A raccontare del maltrattamento sono stati alcuni migranti, che, pur di accarezzare il sogno di una vita migliore, sono disposti a spendere cifre da capogiro per intraprendere il viaggio della speranza.
Tra le persone maltrattate ci sarebbe anche una donna incinta e 5 bambini.