PALERMO – Ieri sera ai Cantieri Culturali alla Zisa doveva tenersi il concerto di Gué Pequeno. Secondo gli organizzatori, il problema sarebbe stato “un cortocircuito burocratico senza precedenti“, ma la Questura di Palermo replica: è stata scrupolosamente rispettata la normativa di settore funzionale al rilascio della licenza questorile.
“La detta incongruenza riguardo al mancato rilascio di una licenza per uno spazio e degli impianti identici ad eventi musicali già tenuti nel medesimo luogo è infondata perché, deve necessariamente essere accompagnata da evidenze documentali. Queste devono essere poste al vaglio della Commissione Comunale di Vigilanza anche in considerazione della circostanza che gli organizzatori degli eventi già autorizzati e l’organizzatore del concerto di ieri sera sono soggetti diversi“, è quanto dichiarato nella nota stampa della Questura.
“Il Questore può rilasciare l’autorizzazione all’evento – continua – previo parere favorevole della Commissione Comunale di Vigilanza che garantisce il rispetto della normativa tecnica di settore. In assenza del citato parere favorevole, quindi, nessuna autorizzazione questorile potrebbe essere legalmente rilasciata. Il Questore, nel caso specifico, non ha quindi potuto rilasciare nessun provvedimento autorizzatorio, attesa l’assenza del parere favorevole della Commissione Comunale di Vigilanza per i Locali di Pubblico Spettacolo“.
Le carenze documentali addebitabili all’organizzatore dell’evento avevano portato già ad un primo parere negativo della Commissione Comunale
“Questa carenza non può essere colmata con l’avanzata pretesa di un asservimento delle Pubbliche Amministrazioni alle esigenze dell’operatore economico che, su questi eventi pubblici, svolge attività imprenditoriale. Tali evidenze sono ulteriormente suffragate dalla considerazione che questi spettacoli pubblici sono programmati mesi prima la data prevista dell’evento da operatori economici che hanno un bagaglio di conoscenze e di know-how tali per cui non dovrebbe rendersi necessario il continuo e ripetuto ‘inseguimento’ della completezza e correttezza documentale da parte delle amministrazioni pubbliche con il conseguente, inaccettabile, aggravio delle macchina amministrativa che sostiene dei costi rispetto a quelli che dovrebbe avere in condizioni di normalità“.
Le carenze organizzative non possono ricadere in nessun termine sulla Pubblica Amministrazione
“Le procedure amministrative e le richieste documentali non sono ‘sterili‘ – continua la nota – adempimenti burocratici, ma costituiscono la base dei controlli e delle verifiche che attengono alla sicurezza e alla incolumità che deve essere garantita agli spettatori quando prendono parte ad un pubblico spettacolo, gratuito o a pagamento, che hanno il diritto di accedere ad un ambiente sicuro. Questa cornice di sicurezza deve essere garantita dall’organizzatore dell’evento mentre alla Pubblica Amministrazione spetta il compito di vagliare la congruità delle misure adottate e di controllare che l’organizzatore adempia a tutte le misure di sicurezza. Questa è la ratio che sta alla base del parere tecnico delle commissioni, provinciali o comunali, e del conseguente rilascio dell’autorizzazione che, solo in Sicilia, è di competenza del Questore“, conclude.
Ad ulteriore completezza e chiarimento della materia, il Questore di Palermo ha dato precise indicazioni, con una circolare del 2022, a tutte le amministrazioni comunali che rientrano nel territorio di competenza della Questura, circa i tempi, le modalità e la documentazione necessari ad ottenere l’autorizzazione questorile per questi tipi di eventi pubblici.
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