Allerta Coronavirus deleteria anche per il trasporto pubblico locale, Lo Schiavo: “Non vi è un atto governativo”

PALERMO – La situazione di stallo e allerta che si è venuta a creare in Sicilia a causa del Covid19 sta penalizzando e non poco anche il settore del trasporto pubblico locale.

Il segretario regionale della Fast Confsal, Giovanni Lo Schiavo, spiega come ciò sia causato dalla revisione dei programmi per l’espletamento del servizio e come le prime vittime siano i dipendenti.

“Com’è noto a tutti gli operatori del settore, la grave e inaspettata emergenza sanitaria – afferma Lo Schiavo –, venutasi a determinare in tutto il Paese, sta producendo effetti deleteri e con ogni probabilità inaspettati, soprattutto nei confronti delle imprese, esercenti Tpl che al fine di salvaguardare e tutelare la salute pubblica, si sono viste costrette a rivedere i propri programmi di esercizio, riducendo drasticamente i servizi a scapito dei ricavi. Conseguentemente a ciò, a farne le spese in maniera altrettanto significativa sono proprio quei lavoratori che appartengono alla categoria del personale viaggiante che giornalmente, guidano treni, metropolitane, autobus urbani ed extraurbani, in buona sostanza, circa il 70% degli addetti del settore che, pur se fra mille difficoltà e patimenti di varia natura, continuano a prestare la propria attività lavorativa alla guida dei mezzi, vedendosi sconvolgere la propria organizzazione del lavoro e con essa, la programmazione dei turni di lavoro, anziché l’impossibilità di poter fruire dei benefit contrattuali”.

Quel che manca è l’azione delle istituzioni, importante in situazioni come quella attuale.

“Eppure, in questo scenario – conclude Lo Schiavo –, nonostante il grido di allarme più volte lanciato sia dalle associazione sindacali che da quelle datoriali, a tutt’oggi non vi è un solo concreto atto governativo, teso a salvaguardare le imprese già di per sé in sofferenza, grazie ai drastici tagli, succedutesi nel tempo, nonché i livelli occupazionali”.