PALERMO – I Finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza di Palermo hanno svolto un importante servizio di contrasto al contrabbando di sigarette. Durante una normale operazione di controllo economico del territorio, i militari del 2° Nucleo Operativo Metropolitano hanno notato un individuo che trasportava alcune stecche di sigarette dal proprio box all’auto.
Il sospetto immediato ha portato alla verifica della situazione, che ha rivelato che le sigarette non avevano il sigillo di monopolio dello Stato e, in alcuni casi, riportavano le indicazioni in lingua inglese.
In seguito, i Finanzieri hanno scoperto che le sigarette erano di contrabbando e che erano occultate all’interno di due casse di cartone presenti in un angolo del garage di proprietà del soggetto controllato.
I successivi accertamenti hanno rivelato che l’individuo era agli arresti domiciliari su disposizione del Tribunale di Milano, con il permesso di allontanarsi dal luogo di detenzione solo per svolgere attività lavorativa. Il sospetto immediato dei militari ha portato al sequestro di oltre 30 kg di tabacchi lavorati esteri di contrabbando.
L’operazione dei Finanzieri ha portato alla denuncia dell’uomo per contrabbando di tabacchi lavorati esteri e per evasione. Questo servizio fa parte dell’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrastare il fenomeno del contrabbando di sigarette, che rappresenta una fonte di ricchezza per la criminalità.
Tuttavia, è importante sottolineare che il provvedimento emesso si basa sui risultati dell’indagine preliminare. Pertanto, in attesa di giudizio definitivo, il sospettato gode della presunzione di innocenza.
Questa operazione dimostra ancora una volta l’importanza di un controllo costante del territorio per contrastare le attività criminali. In particolare, il contrabbando di sigarette è una fonte di reddito significativa per la criminalità organizzata, e quindi deve essere combattuto con fermezza.
Inoltre, questa operazione dimostra l’importanza di una collaborazione tra le forze dell’ordine e i Tribunali. In questo caso, la detenzione domiciliare del sospettato era stata ordinata dal Tribunale di Milano, il che ha permesso ai Finanzieri di agire rapidamente e di ottenere importanti risultati.
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