PALERMO – Durante il giorno di lunedì 6 marzo, in pieno centro di Palermo, la Polizia di Stato è intervenuta su un autobus Amat dove un uomo con precedenti penali aveva creato scompiglio, commettendo una serie di reati per cui dovrà rispondere. L’uomo è stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, mentre è stato denunciato per minacce, percosse razziste e interruzione del servizio pubblico.
Intorno alle ore 13, una pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha notato una vettura Amat che si era fermata in modo anomalo nel centro di corso Tukory. Guardando all’interno del veicolo, gli agenti hanno notato disordine e confusione e hanno capito che stava succedendo qualcosa di grave.
L’autista dell’autobus ha raccontato ai poliziotti, ancora sotto shock, che un passeggero nelle retrovie dell’autobus aveva insultato pesantemente una donna ghanese, utilizzando riferimenti razzisti. La donna, terrorizzata, aveva deciso di lasciare il suo posto e si era spostata nella parte anteriore del veicolo, ma l’aggressore l’aveva seguita e l’aveva colpita con un pugno.
Nonostante l’intervento di un passeggero, l’aggressore ha continuato la sua condotta violenta e ha anche colpito il passeggero. Gli altri passeggeri hanno quindi dovuto intervenire per separare i due e in seguito sono stati chiamati gli agenti di polizia.
I poliziotti sono giunti sul posto rapidamente e hanno faticato non poco per fermare il malvivente, che ha continuato a opporre resistenza e ha anche aggredito gli agenti con calci e spintoni, provocando loro ferite guaribili in 2-3 giorni. Una seconda pattuglia di polizia è intervenuta in aiuto dei colleghi e ha prestato soccorso alle vittime dell’aggressione.
L’uomo responsabile dell’aggressione è stato arrestato e la sua posizione sarà valutata dall’Autorità giudiziaria.
È importante sottolineare che al momento è solo indiziato e la sua presunta colpevolezza sarà confermata solo in seguito a una sentenza passata in giudicato, in linea con il principio costituzionale della presunzione di innocenza.