PALERMO – È morto a 68 anni Fabio Carapezza Guttuso, uomo di cultura, prefetto, figlio adottivo ed erede di Renato Guttuso.
Carapezza Guttuso, malato da tempo, era nato a Palermo nel 1954 e, nonostante avesse vissuto oltre lo Stretto per molti anni, era sempre rimasto legato alla sua città. Nel 2021 l’allora ministro per i Beni e le Attività Culturali, Lorenzo Ornaghi, lo aveva nominato commissario straordinario del Teatro Massimo di Palermo. Aveva preso in mano le redini del Massimo e lo aveva fatto uscire dalla crisi finanziaria.
Pur essendo un dirigente del Ministero dell’Interno, dal 1992 era stato collocato al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dove si occupava di sicurezza del patrimonio culturale. Fra le altre cose era stato membro della commissione per il ripristino dei danni subiti dalla Galleria degli Uffizi e dall’Accademia dei Georgofili a Firenze dopo l’attentato del 27 maggio 1993.
Fabio Carapezza Guttuso era stato anche al centro di una lunga vicenda giudiziaria per l’eredità di Renato Guttuso, che lo aveva visto contrapposto a Marta Marzotto. Il pittore di Bagheria, morto a Roma il 18 gennaio 1987, aveva nominato suo erede Carapezza, adottato poco prima. Una storia conclusa soltanto nel 2001 quando la Corte di Cassazione diede ragione a Carapezza adottato da Guttuso, gravemente malato, nell’ottobre del 1986 e, sul letto di morte, lo aveva designato suo erede legittimo. All’epoca dell’adozione Carapezza aveva 32 anni.
“Con profonda tristezza ho appreso della scomparsa del prefetto Fabio Carapezza Guttuso, uomo di immensa cultura e di altissima professionalità che ha ricoperto con grande autorevolezza, impegno e spirito di appartenenza importanti ruoli istituzionali, tra i quali quello di commissario del Teatro Massimo di Palermo. La sua figura resterà per sempre esempio di dedizione alla città“, il ricordo dell’assessore alla Cultura al Comune di Palermo, Giampiero Cannella.
Anche l’ex sindaco di Palermo, Leoluca Orlando lo ha voluto ricordare su Twitter: “Una commossa partecipazione al grande dolore dei familiari e di quanti hanno conosciuto e apprezzato il prefetto Fabio Carapezza Guttuso che ha anche guidato il Teatro Massimo, confermando professionalità, sensibilità e attenzione per la cultura di Palermo e dell’intero Paese“.