Abusi su paziente, la difesa del ginecologo: fu rapporto consenziente

Abusi su paziente, la difesa del ginecologo: fu rapporto consenziente

PALERMO – Dopo aver scelto di non far rispondere l’indagato all’interrogatorio del giudice per le indagini preliminari, la difesa del ginecologo Biagio Adile, accusato di violenza sessuale nei confronti di una paziente, sosterrà la tesi che il primo rapporto con la giovane fu consenziente.

A denunciare il noto medico, primario di Uroginecologia dell’azienda ospedaliera Villa Sofia – Cervello, una giovane 28enne originaria della Tunisia.

Impossibile negare che ci fu un rapporto sessuale tra i due, visti i video registrati dalla vittima durante la presunta violenza e consegnato agli inquirenti. Due filmati, della durata di 6 e 5 minuti. Tra l’uno e l’altro, ci sarebbe una pausa di 7 minuti: l’avvocato della donna, Michele Calantropo, giustifica la “pausa”, sostenendo che la sua assistita si sarebbe accorta dell’interruzione della registrazione e avrebbe premuto “rec” una seconda volta.

A spingere la ragazza a registrare l’incontro, sarebbe stato un presunto primo tentativo di violenza avvenuto all’interno dello studio privato del ginecologo: in quell’occasione, sostiene la giovane, tutto sarebbe finito dopo qualche “carezza”.

Adile si trova al momento agli arresti domiciliari, in attesa del ricorso da presentare al tribunale del Riesame.