AASI chiede maggiori protezioni per gli autisti soccorritori

AASI chiede maggiori protezioni per gli autisti soccorritori

PALERMO – L’associazione autisti soccorritori italiani (AASI) chiede un contatto diretto con l’Istituto Superiore della Sanità e con le autorità governative nazionali per proporre la modifica della tabella 1 alla sezione “Ambulanze o mezzi di trasporto” inerente l’uso dei DPI per il personale autista soccorritore addetto alla guida del mezzo di soccorso e al carico e scarico del paziente.

“Nella vostra nota si viene definiti ‘addetti alla guida’ e si evince l’uso di mascherine chirurgiche in alcuni casi e, in altri neanche questa, e l’assenza di calzari”, si legge nella nota.

La proposta dell’AASI consisterebbe “nell’utilizzo di mascherine FFP2 e FFP3 per tutto il team all’interno dell’ambulanza e di calzari protettivi, motivando questa nostra istanza con il fatto che i tempi di trasporto e trasferimento dei pazienti molte volte durano delle ore a causa della distanza degli ospedali individuati per il Covid – 19 o dello stazionamento delle ambulanze in attesa della consegna del paziente al pre-triage o alla struttura Covid-19 e anche per gli spazi interni dell’ambulanza sono chiusi e ristretti e il contatto è molto ravvicinato con il paziente”.

L’associazione chiede che vengano forniti agli autisti soccorritori:

  • mascherine FFP2 / FFP3;
  • tuta monouso intera di protezione sul rischio biologica secondo i requisiti della normativa EN 14126
  • guanti monouso
  • occhiali di protezione/occhiali a mascherina/visiera
  • calzari o stivali di gomma
  • corso FAD sulla vestizione.

“Tutto ciò per tutelare e garantire la salute di tutti i soccorritori impegnati nella lotta al Coronavirus e prevenire eventuali contagi”.

Immagine di repertorio