CAPACI – È polemica a Capaci, in provincia di Palermo, a seguito di alcune dichiarazioni rilasciate dal consigliere comunale Salvatore Luna, ex maresciallo dei carabinieri in pensione, il quale avrebbe negato l’esistenza della mafia nella località siciliana.
“Capaci è un paese di gente perbene. La mafia qualcuno dice che c’è? Che la trovasse“, sono le parole pronunciate dal consigliere in occasione dell’ultima seduta di consiglio.
Esternazioni che giungono a pochi giorni dalla commemorazione del trentesimo anniversario della strage di Capaci nella quale persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, e gli agenti della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.
Immediata la reazione di Dino Giarrusso e Sabrina Pignedoli, europarlamentari del Movimento 5 Stelle: “Mancano pochi giorni alla commemorazione della strage di Capaci e abbiamo assistito a un atto inqualificabile che si è consumato proprio a Capaci, durante una seduta del consiglio comunale“.
“Dopo la strage del 1992, il Comune di Capaci è stato sciolto per mafia e diversi boss implicati nell’attentato erano proprio di Capaci“, hanno sottolineato i pentastellati, i quali hanno sollecitato le dimissioni del consigliere.
Il consigliere Luna, dal suo canto, ha replicato alle accuse sottolineando che le sue dichiarazioni “sono state strumentalizzate” e che non sarebbe “corretto accostare Capaci come comunità alla mafia“.
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