202° anniversario dell’Arma. Il generale Galletta: “Immenso dolore scomparsa Mirarchi. Prenderemo i responsabili”

PALERMO – Ha citato Paolo VI il Generale Galletta, Comandante della Legione Carabinieri Sicilia per ricordare il sacrificio del Maresciallo Capo Mirarchi in apertura della cerimonia per il 202° anniversario di fondazione dell’Arma.

“Se immenso è il dolore per la tragica scomparsa del nostro straordinario collega, – ha proseguito l’Alto Ufficiale – altrettanto implacabile sarà la nostra volontà di assicurare alla giustizia chi si sia reso responsabile della sua perdita”.

Un’occasione anche per ricordare l’Appuntato Scelto Sciannaca, caduto in servizio a Ramacca il 9 gennaio, e il Maresciallo Aiutante Taibi, originario di Palermo assassinato a Carrara il 27 gennaio, insieme alle 392 vittime che segnano il debito di sangue dell’Arma di Sicilia dal 1860 a oggi.

“Il segreto della nostra vitalità – ha detto il Gen. Galletta – va sicuramente ricercato nell’equilibrio, proprio dell’Istituzione, tra disciplina militare, intesa come attitudine del singolo ad operare quale parte di un sistema complesso, e culto del diritto, che educa ad avere in eguale considerazione i fini da perseguire ed i mezzi da utilizzare”.

“Questo inizio di secolo – ha evidenziato il Generale – ci pone di fronte ad una sfida forse più difficile […] la crescente sensibilizzazione dei cittadini sulla irrinunciabilità e sulla priorità della lotta alla criminalità organizzata, nonché il contingente scenario internazionale, caratterizzato dall’incombente minaccia del terrorismo di matrice confessionale, porteranno auspicabilmente ad una maggiore cooperazione informativa nei confronti delle forze di polizia.

In questo processo evolutivo, confido che il forte spirito democratico che la anima consentirà alla generosa popolazione dell’Isola di superare atavici fenomeni di omertà e di poter essere anche in questo campo, finalmente, all’avanguardia.

Distinte Autorità, Onorevoli Membri del Parlamento, gentili Signore e Signori, Signori Comandanti ai vari livelli, delegati del Consiglio di Base della Rappresentanza Militare, componenti del mio Stato Maggiore, carissimi Carabinieri tutti in servizio e in congedo, celebriamo oggi il 2020 anniversario della Fondazione dell ‘ Arma. Pur volendo sottrarmi alle suggestioni che nascono da una simile ricorrenza, non posso non pensare, con l’insopprimibile orgoglio di chi ha vissuto quasi 4 decenni con gli alamari, che l’Arma è entrata oramai nel terzo secolo della sua storia, dopo duecento anni che hanno visto il Risorgimento, l’unità della Patria, due guerre mondiali, la lenta e progressiva trasformazione del nostro Paese da terra di emigrazione a meta di immigrazione da tre continenti.

I cittadini chiedono maggior sicurezza, aspirano in genere ad una migliore qualità della vita, ma riconoscono in pieno il ruolo essenziale delle Forze dell ‘Ordine. Esprimono, talvolta, delle critiche nei nostri confronti, ma vanno acquisendo sempre di più coscienza della vera entità del problema. Diventa sempre più largo il dibattito sulla necessità di una giustizia più celere, sulla indispensabilità della certezza della pena e sulla sua efficacia correttiva, sulla tutela della legalità quale compito comune e differenziato di ogni cittadino e di ogni Istituzione.

Nell’anno decorso, i Carabinieri della Legione “Sicilia” hanno conseguito risultati oltremodo positivi, dei quali cito solo i più significativi: 13.337 persone tratte in arresto, pari al 53% del totale operato da tutte le Forze di Polizia; 75.514 sono state le persone denunciate a piede libero, cifra corrispondente al 63% del dato complessivo.

Nello stesso arco temporale, sono stati sequestrati e confiscati beni illecitamente accumulati per un valore rispettivamente di 45.510.000 euro e di circa 3 milioni e mezzo di euro; Carabinieri della Legione “Sicilia”, voglio rivolgermi in ultimo a voi.

Il futuro ci riserva grandi sfide, che siamo pronti a fronteggiare con determinazione e forte volontà di vincerle”.