PALERMO – A seguito della tentata truffa sui tamponi da parte di cittadini no-vax smascherata da una farmacia del capoluogo siciliano, Federfarma Palermo e l’Ordine dei farmacisti di Palermo comunicano che nei giorni scorsi era stata diffusa “una circolare congiunta nella quale si ribadisce ai farmacisti l’indicazione di richiedere, assieme alla tessera sanitaria, anche il documento di identità che confermi la sua corrispondenza al soggetto che deve sottoporsi al tampone“.
Una misura necessaria, secondo le parti, “per prevenire fatti come quelli che si sono poi verificati“.
“Tale particolare modalità – spiega Roberto Tobia, segretario nazionale e presidente provinciale di Federfarma – è prevista esplicitamente in Sicilia, nel protocollo regionale sui tamponi in farmacia, grazie all’accordo stipulato con l’assessore alla Salute, Ruggero Razza“.
“Ieri – aggiunge Tobia – attraverso le interlocuzioni con la struttura commissariale nazionale, è stato convenuto che tutte le farmacie italiane sono abilitate a richiedere il documento d’identità, assieme alla tessera sanitaria, ai soggetti che si presentano per sottoporsi al tampone”.
Intanto, cresce sempre più la richiesta di vaccinazioni in farmacia. La scorsa settimana in provincia di Palermo è stata superata quota 9mila dosi inoculate e questa settimana le immunizzazioni sono state esattamente 8.934 (4.398 in città e 4.536 in provincia).
Per la prima volta si è verificato il sorpasso della provincia rispetto alla città, e ciò conferma l’importanza della rete delle farmacie rurali quale fondamentale presidio sanitario di prossimità nei territori delle aree interne, anche come hub vaccinali.
Dall’inizio della campagna vaccinale in farmacia, lo scorso 3 settembre, le somministrazioni totali sono state 68.216.
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