Morte insegnante Cinzia Pennino, i familiari presentano esposto ad Aifa e Asp: “Un medico si era rifiutato di vaccinarla”

Morte insegnante Cinzia Pennino, i familiari presentano esposto ad Aifa e Asp: “Un medico si era rifiutato di vaccinarla”

PALERMO – I familiari di Cinzia Pennino, la professoressa dell’Istituto Don Bosco di Palermo morta recentemente dopo essere stata vaccinata con AstraZeneca, avrebbero presentato un esposto e un’istanza di accesso all’Aifa e all’Asp. I legali della famiglia hanno spiegato che l’istanza di accesso all’Aifa è stata inoltrata “per conoscere le determinazioni sulla distribuzione del suddetto vaccino“, mentre quella all’Asp “per conoscere le procedure mediche e le terapie seguite a partire dalla fase della somministrazione del vaccino AstraZeneca fino al momento del decesso“.

Sono ancora tante le domande che attanagliano la famiglia di Cinzia. Dubbi che non sono ancora stati risolti neanche per gli altri deceduti dopo la somministrazione del farmaco, ma che la famiglia della professoressa sta cercando di fare venire a galla. I legali intendono verificare se ci siano profili di responsabilità ma anche criticità legate al consenso informato.

Ma soprattutto, i familiari vorrebbero fare luce su un episodio curioso che sarebbe capitato prima della vaccinazione. Il 7 marzo, infatti, la donna sarebbe stata rimandata indietro da un medico che si sarebbe rifiutato di vaccinarla. Dopo l’episodio sarebbero passati 4 giorni prima che un secondo medico le avrebbe somministrato il farmaco.

Secondo quanto sostenuto dai legali della famiglia di Cinzia Pennino, la donna si sarebbe recata una prima volta alla Fiera del Mediterraneo il 7 marzo. Quel giorno il medico a cui sarebbe stata affidata si sarebbe rifiutato di inoculare il vaccino alla professoressa, nonostante lei stessa non soffrisse di patologie pregresse. Il motivo dietro la non somministrazione risiedeva probabilmente nel sovrappeso della donna riscontrato dal vaccinatore. Il medico non avrebbe somministrato nessun vaccino di quelli a disposizione e non avrebbe neanche riprogrammato l’appuntamento. Discorso diverso rispetto a quanto capitato l’11 marzo, quando sempre alla Fiera del Mediterraneo, a Cinzia Pennino fu inoculato il farmaco senza alcun problema da un altro medico in servizio. Praticamente dal giorno dopo la somministrazione, spiegano i legali, la professoressa Pennino avrebbe iniziato ad accusare i sintomi che l’hanno portata poi in ospedale con la diagnosi di trombosi.

Fonte immagine: Facebook – Cinzia Pennino