PARTINICO – Il Coronavirus, oramai da più di un anno, ha cambiato le nostre abitudini, il nostro modo di vivere e anche di pensare. Il virus ha portato con sé, oltre alla malattia, anche una maggiore sofferenza ma ci ha anche permesso di vedere la nostra resilienza. In questi giorni duri, un ex paziente, Vincenzo Spallina, ricoverato all’ospedale di Partinico, Covid hub in provincia di Palermo, ha voluto ringraziare l’équipe di medici che lo ha curato, mandando una lettera al dottore Vincenzo Provenzano, responsabile del presidio.
“Poco tempo è passato da quando sono stato paziente nel vostro ospedale di Partinico, anche se, forse, sarebbe più appropriato dire ospite, e capirete il perché. Sento il bisogno di scrivervi questa lettera per ringraziare lei, la dottoressa Spano, Provenzano e Tamburello, tutti i medici del suo staff e gli infermieri che mi hanno seguito durante tutto il mio lungo e difficile percorso che il Covid mi ha portato ad affrontare con voi – scrive l’ex degente -. Sembra scontato dire che avete fatto solo il vostro lavoro ma in realtà quello che ho visto e soprattutto vissuto nel vostro ospedale mi porta a dire e raccontare che non è così”.
“Il Covid purtroppo ti fa stare male, ti colpisce nel fisico ma soprattutto nell’anima, si perché costringe all’allontanamento di tutti quelli che sono i tuoi cari e la tua vera forza – ricorda Vincenzo Spallina -. Combattere la malattia in queste condizioni è difficile, a volte impossibile, ma per me non è stato così ed è proprio per questo che sono qui a scrivervi”.
Nonostante la lontananza dai miei cari e la difficile situazione che stavo vivendo, grazie alla vostra umanità, cura e professionalità, sono riuscito a trovare la forza e già passava il tempo e più mi sono sentito come a casa, accudito da una famiglia che non era la mia ma era come se lo fosse – continua l’ex paziente di Partinico -. Non dico di essere stato in vacanza ma in un certo senso era come se lo fossi. Tutta la forza e la speranza, che avevo perso quando mi hanno comunicato che il Covid era entrato dentro di me, piano piano, sono tornate grazie a voi, che, ripeto, mi avete trattato quasi come un familiare e non un semplice paziente”.
“Non so se in altre strutture od ospedali le cose siano così, ma sono orgoglio di dire che, a partitico, in Sicilia, dove spesso si sente solo dire male degli ospedali e non solo, esistete voi, che mia avete accolto quasi senza vita e – sottolinea Spallina – mia avete riportato a casa più vivo che mai. Le cure e le medicine sono importantissime per la guarigione ma l’umanità, la sensibilità e le parole giuste al momento giusto, dette con il cuore, a volte sono ancora più potenti di qualsiasi terapia. Per questo non potrò mai ringraziarvi abbastanza e complimentarmi con lei e il suo staff per la vostra professionalità ma soprattutto per la vostra umanità“.
A condividere la lettera sui social è stato proprio il dottor Provenzano che ha scritto un messaggio di speranza: “Insieme ce la faremo, grazie“.
Fonte immagine: Ansa
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