Palermo, pericolo di crollo al Ponte Oreto. Gelarda (Lega): “Città tagliata in due”

Palermo, pericolo di crollo al Ponte Oreto. Gelarda (Lega): “Città tagliata in due”

PALERMO – Il Ponte Corleone, sito nella II Circoscrizione di Palermo, presenta delle criticità in termini di tenuta strutturale. A certificarlo è un documento dell’Ufficio Città Storica, che definisce una “sommaria contezza delle condizioni di degrado e ammaloramento delle strutture dell’opera, immediatamente visibili alla semplice ricognizione esterna”.

Fra le richieste principali dei tecnici, “il risanamento di tutte le strutture in cemento armato ammalorate; l’impermeabilizzazione dell’impalcato; la fornitura e posa in opera di giunti di dilatazione tra i corpi a contatto; il rifacimento impianto di smaltimento delle acque meteoriche; il risanamento dei parapetti”.

Inevitabile quindi una chiusura o comunque una notevole riduzione di carreggiata della struttura. Nel documento viene infatti richiesta una “riduzione al minimo possibile, nelle more di eseguire gli interventi di riparazione, dei pericoli per la pubblica incolumità (sia per l’utenza pedonale e veicolare che attraverso il Ponte Oreto, che per l’utenza della sottostante via Emanuele Paternò)”. Allerta derivante “dal rischio di cedimenti, anche localizzati, delle strutture del Ponte e/o di parti anche non strutturali dello stesso”. Ciò attraverso “la chiusura totale della struttura o quantomeno l’inibizione dei passaggi pedonali e la limitazione del traffico al solo transito di veicoli leggeri”.

Le voci dal consiglio comunale

Igor Gelarda

“Calano come un macigno, ma sono tutt’altro che inaspettate le parole dei tecnici della città storica sul ponte Oreto – dichiara Igor Gelarda il capogruppo della Lega a Palermo -. Tecnici che vorrebbero addirittura la chiusura totale del ponte per la riduzione dei pericoli di pubblica incolumità, ma “ove non fosse possibile” alcune limitazioni importanti. Già una relazione del 2002, dell’università di Palermo, parlava del rischio di crolli localizzati della struttura. In questi 19 anni non è stato fatto praticamente nulla, e quindi la situazione è nettamente peggiorata”. 

“Tutto ciò significherà il caos in quella zona che si aggiunge a ciò che abbiamo nel resto della città. I marciapiedi verranno inibiti ai pedoni , la carreggiata quasi dimezzata e impedito il transito ad autobus e agli autocarri con più di 35 quintali (oggi il limite è 19 tonnellate) – sottolinea Gelarda –. Vero è che secondo il comune ci sono già  i soldi  per i lavori , ma la contestuale riduzione del transito al ponte Corleone, l’impossibilità di passaggio di mezzi pesanti sul ponte in via Messina Marine, I lavori in via Crispi e via Roma, la chiusura di viale Regione all’altezza di via Principe di Paternò fanno sì che Palermo e ormai Tagliata in due. Con buona pace degli automobilisti e di chi ha fatto diventare Palermo la città più trafficata d’Italia”. 

Francesco Scarpinato

“Dopo il ponte Corleone, il comune di Palermo è pronto a restringere anche il ponte Oreto per problemi di sicurezza e la conseguenza sarà mandare in tilt il traffico di tutta la città. Una situazione che l’amministrazione Orlando conosceva da tempo ma per la quale non ha mosso un dito e il risultato è aver messo a rischio per anni l’incolumità di pedoni e automobilisti, mentre ora si deve correre urgentemente ai ripari. Questa amministrazione ha già fatto abbastanza danni a Palermo, si dimettano e mettano fine in anticipo a questo scempio”.

Dario Chinnici

“La situazione disastrosa del Ponte Oreto di Palermo purtroppo non è una novità: da anni denunciamo lo stato impietoso di una struttura che avrebbe avuto bisogno di interventi urgenti e immediati già due decenni fa, mentre i fondi Fas restano fermi nei cassetti e tutto questo è inaccettabile. Oggi ci ritroviamo con il ponte a rischio cedimenti e il Rup che ne chiede la chiusura, anche se parziale, e non può consolare il fatto che questa volta i fondi per gli interventi in somma urgenza ci siano”.

Lo dichiara il capogruppo di Italia Viva in Consiglio comunale, Dario Chinnici.

“È scandaloso che per tutto questo tempo non si sia mosso un dito: i cantieri, quando partiranno, si sommeranno alle restrizioni del Ponte Corleone e di via Crispi facendo impazzire la circolazione. Un disastro annunciato e ampiamente evitabile, di cui questa amministrazione dovrà rendere conto alla città”.

Pietro Minardi