PALERMO – Altra partita al Barbera ed ennesima prestazione scialba e inconcludente del Palermo.
Comincia a diventare preoccupante, malgrado Dionisi abbia cercato nell’immediato prepartita di sdrammatizzare, il comportamento della squadra rosanero davanti al proprio pubblico.
Ieri pomeriggio, al cospetto di più di 25mila spettatori, il Palermo ha subito la prima sconfitta casalinga della stagione ad opera della Salernitana, che non ha rubato nulla, è stata in ogni momento della partita padrona del gioco pur non creando azioni pericolose, mettendo in cassaforte il risultato per merito di Tello, che al 21° del primo tempo, con un cross da destra, ha beffato difensori e portiere rosa indirizzando a fil di palo un pallone che non ha dato scampo a Desplanches.
È difficile trovare un uomo in maglia rosa che ieri abbia raggiunto la sufficienza, forse il solo Gomes ha lottato nel deserto per inventare un briciolo di manovra.
Per il resto nulla a cominciare da Le Douaron, confermato titolare malgrado l’impalpabile partita giocata a Bolzano, affiancato da Brunori, al quale non è arrivato un pallone giocabile, e da Di Mariano volenteroso ma inefficace.
Anche Segre ha deluso e, quando lo schema di gioco più ricorrente è diventato il lancio lungo di Nikolaou, si è capito che raggiungere il pareggio sarebbe stato una chimera.
In realtà c’è stata un’occasione per agguantare il pari, ma l’ha fallita maldestramente al 91° Di Francesco, che, subentrato al 75° a Di Mariano, ha calciato da due passi addosso a Sepe.
Dionisi le ha tentate tutte, mandando in campo sia Insigne al posto di Le Douaron e Henry in sostituzione di Brunori, ma senza ottenere alcun risultato: ieri i suoi non c’erano con la testa oltre che con le gambe.
Di fronte ad avversari senza cuore e senza idee, la Salernitana, praticando un gioco ordinato e senza mai andare in confusione, ha avuto vita facile correndo l’unico pericolo come già detto nel finale.
Compito di Dionisi sarà quello di capire per quale motivo il rendimento tra partite in casa e partite in trasferta sia così diverso.
La sosta per le partite della Nazionale arriva opportuna per lavorare in questo senso con una preoccupazione in più percepita ieri, quando si sono notati segni di insofferenza tra compagni in maglia rosa per qualche passaggio sbagliato di troppo.
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