PALERMO – La Commissione europea ha approvato la proposta di riprogrammazione del Programma operativo FSE+ Sicilia 2021-2027, presentata dalla Regione nell’ambito della revisione di medio termine.
L’intervento riguarda 120,35 milioni di euro di risorse comunitarie, destinate alle nuove Priorità STEP, Prontezza e Decarbonizzazione, e libera un cofinanziamento nazionale di circa 270 milioni di euro, che sarà reinvestito in ambiti coerenti con il Fondo sociale europeo.
Interventi innovativi per digitalizzazione, tecnologie pulite e competenze avanzate
Le modifiche introdotte — coordinate dall’Autorità di gestione Rossana Signorino, dirigente generale del Dipartimento della Formazione professionale — consentono alla Sicilia di attivare interventi strategici nei settori: digitalizzazione, tecnologie pulite, biotecnologie, sicurezza, competenze avanzate e transizione verde.
Schifani: “La Sicilia dimostra capacità di visione e competitività europea”
“Un riconoscimento significativo della capacità di programmazione dell’amministrazione regionale” – afferma il presidente Renato Schifani – “che dimostra come la Sicilia sappia cogliere appieno le opportunità offerte dal quadro europeo e orientare le risorse verso le sfide emergenti: transizione digitale, ecologica e sviluppo delle competenze.
Un risultato che conferma il nostro impegno nel rafforzare competitività, competenze e resilienza del sistema socioeconomico siciliano”.
Turano: “Passaggio decisivo per il rilancio del sistema formativo e produttivo”
“Il via libera di Bruxelles – sottolinea l’assessore Mimmo Turano – è un passaggio fondamentale per il rilancio del sistema formativo, produttivo e territoriale della Sicilia. Conferma l’impegno del governo Schifani nel valorizzare ogni strumento utile a rafforzare competitività, innovazione, sicurezza e sostenibilità, nell’interesse di cittadini, imprese e comunità locali”.
Maggiore flessibilità e vantaggi finanziari per la Regione Siciliana
Grazie alle modifiche, la Regione potrà beneficiare di:
- prefinanziamento aggiuntivo dell’1,5% della dotazione del Programma;
- prefinanziamento eccezionale del 20% per le Priorità STEP, Prontezza e Decarbonizzazione;
- incremento di 10 punti percentuali nel tasso di cofinanziamento UE;
- conferma del 100% della quota comunitaria per la Priorità STEP;
- estensione dell’ammissibilità della spesa fino al 31 dicembre 2030.
Effetti che migliorano significativamente il target di spesa al 31 dicembre di quest’anno.
Risorse concentrate su tre aree strategiche
La revisione consente di concentrare gli investimenti su tre priorità:
- Priorità 6 – STEP (60,35 milioni): potenziamento degli ITS e dell’alta formazione nei settori delle tecnologie digitali, pulite, efficienti e delle biotecnologie.
- Priorità 7 – Prontezza e competitività (33,68 milioni): sviluppo di competenze avanzate in cybersecurity, preparazione civile alle emergenze e, in parte residuale, difesa dual use.
- Priorità 8 – Decarbonizzazione (29,47 milioni): interventi per la transizione verde, riconversione professionale, accompagnamento al lavoro e autoimprenditorialità nel settore green.
Inclusione sociale e giovani al centro della strategia
La revisione rafforza anche la capacità amministrativa regionale.
L’allocazione del 28% delle risorse FSE+ alle politiche di inclusione sociale e del 21% a quelle per i giovani conferma l’attenzione del governo verso le fasce più deboli e l’impegno a offrire alle nuove generazioni competenze elevate e professionalità qualificate, per spingerle a costruire il proprio futuro in Sicilia.



