PALERMO – Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale dei Minorenni, Nicola Aiello, ha ordinato una perizia psichiatrica sulla figlia 17enne di Giovanni Barreca.
La decisione ha l’obiettivo di stabilire se la giovane fosse capace di intendere e di volere quando, lo scorso febbraio, nella villetta di Altavilla Milicia, la madre Antonella Salamone e i fratellini Kevin ed Emmanuel furono uccisi.
Secondo l’accusa, la ragazza avrebbe partecipato al massacro in complicità con il padre, Giovanni Barreca, e con due fanatici religiosi: Massimo Carandente e Sabrina Fina.
La perizia servirà a chiarire lo stato psichico della ragazza al momento dei fatti, per determinare se fosse in grado di comprendere e controllare le proprie azioni.
Questo elemento risulterà cruciale per definire la sua posizione nel processo e per stabilire eventuali responsabilità.
I fatti si sarebbero svolti al culmine di un presunto rito, guidato dai due adepti Carandente e Fina, che avrebbero influenzato l’intera famiglia.
Resta da capire il livello di coinvolgimento e di consapevolezza della 17enne in quella notte.
La prossima udienza fornirà ulteriori dettagli sulla perizia e sul proseguimento delle indagini.
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