Polo oncoematologico di Palermo: un passo avanti per la sanità del futuro

Polo oncoematologico di Palermo: un passo avanti per la sanità del futuro

PALERMO – Prosegue a passi spediti l’iter per la realizzazione del nuovo Polo oncoematologico di Palermo. La struttura sorgerà all’interno dell’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello e offrirà percorsi assistenziali di prevenzione, diagnosi e cura altamente specializzati.

Oggi, 8 settembre, è stato sottoscritto il protocollo d’intesa tra la Regione Siciliana, Villa Sofia-Cervello, il Politecnico di Milano, la Fondazione Politecnico di Milano e l’Università degli studi di Palermo. L’obbiettivo è quello di dare forma a un percorso condiviso che intrecci visione scientifica e progettualità istituzionale di lungo periodo.

Alla firma erano presenti l’assessore regionale alla Salute Daniela Faraoni, il commissario ad acta degli Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello Massimiliano Maisano e la rettrice del Politecnico di Milano Donatella Sciuto. L’intesa rientra nel percorso avviato un anno fa con l’accordo di programma siglato a Roma con il Ministero della Salute.

Esso, vuole rafforzare il ruolo della Regione nell’area euro-mediterranea per la medicina rigenerativa, le terapie avanzate e la ricerca sanitaria.

Il nuovo polo sarà una struttura completa di tutto

Il nuovo Polo oncoematologico, finanziato con 240 milioni di euro di fondi ex articolo 20 della legge 67/88 per l’edilizia sanitaria, sarà infatti un’infrastruttura d’avanguardia. Disporrà di 400 posti letto, concepita per integrare assistenza clinica, ricerca e formazione. Punto nevralgico del progetto sarà la Cell Factory, già in fase avanzata, destinata alla produzione di terapie geniche e Car-T in house.

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani dice “il progetto del nuovo Polo oncoematologico di Palermo rientra nella rimodulazione delle risorse ex art. 20 che il mio governo ha fortemente voluto per garantire alla Sicilia strutture sanitarie moderne, sicure e competitive a livello internazionale.”

E conclude dicendo che la firma del protocollo di oggi rappresenta un altro passo avanti concreto verso la realizzazione di un centro di eccellenza.

Afferma come “questo investimento di 240 milioni di euro vogliamo consegnare ai cittadini siciliani e all’intero bacino euro mediterraneo un punto di riferimento per la medicina rigenerativa e le terapie avanzate. Ciò, rafforzerà il ruolo della nostra regione sul panorama sanitario internazionale”.

Le collaborazioni istituzionali

Le collaborazioni metteranno a sistema esperienze, competenze e prospettive complementari. L’osservatorio ICT in sanità del Politecnico di Milano e della Fondazione Politecnico di Milano, già riconosciute a livello internazionale per il contributo offerto all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nella redazione delle raccomandazioni per i nuovi ospedali della Regione Europea, raccolte nel documento “Technical Brief – Hospitals of the Future”, daranno delle risorse che oggi vengono condivise con la Regione Siciliana.

Aggiunge l’assessore Faraoni – “la sottoscrizione di questo protocollo d’intesa consolida un percorso di collaborazione tra Regione, istituzioni accademiche e centri di ricerca. Questo lavoro è finalizzato ad integrare una visione scientifica e una pianificazione strategica“.

Invece, per quanto riguarda la collaborazione con il Politecnico di Milano, possiamo avvalerci delle competenze dei dipartimenti di Architettura, Ingegneria delle costruzioni e Ambiente costruito (Dabc) e di Ingegneria gestionale (Dig).

L’architettura e la tecnologia si uniscono per un nuovo modello di sanità

L’expertise del Dabc sarà al servizio della definizione dei modelli architettonici e dei layout funzionali. L’obbiettivo è quello di realizzare strutture capaci non solo di rispondere ai bisogni clinici, ma anche di restituire dignità e valore agli spazi di cura.

Il Dig, dal canto suo, metterà a disposizione un patrimonio di conoscenze nel campo dell’innovazione digitale. Progetterà servizi e infrastrutture tecnologiche che spaziano dalla telemedicina alla cybersecurity, fino all’integrazione dei dispositivi medici e alla gestione intelligente dei dati a supporto della ricerca.

Un approccio integrato che tiene insieme avanguardia tecnologica e umanizzazione dell’ospedale, proiettando il progetto verso i modelli di sanità del futuro.

Afferma la rettrice del Politecnico di Milano Donatella Sciuto “con questo progetto mettiamo a disposizione le competenze che abbiamo maturato in ambito architettonico, digitale e organizzativo”. Avremo la possibilità di avere una sanità sempre più innovativa e sostenibile.”

Conclude dicendo “essa è un’iniziativa che testimonia come la ricerca e la tecnologia possano diventare patrimonio condiviso del Paese. Se unissimo esperienze e professionalità dal nord al sud, potremmo costruire insieme dei modelli ospedalieri all’avanguardia e realmente vicini ai cittadini”.

Firma del protocollo d'intesa per la realizzazione del Polo oncoematologico di Palermo