PALERMO – La Guardia di Finanza ha messo a segno una importante operazione in mare che ha portato al sequestro di oltre 700 chilogrammi di corallo rosso del Mediterraneo (Corallium rubrum), prelevato illegalmente e destinato al mercato nero.
L’intervento è stato possibile grazie alla sinergia tra il Reparto Operativo Aeronavale di Palermo e il Gruppo Esplorazione Aeromarittima di Pratica di Mare, impegnati nella vigilanza dei confini doganali europei e nella tutela degli interessi economici nazionali.
Un aereo delle Fiamme Gialle ha individuato nel Canale di Sicilia un’imbarcazione di circa dieci metri che navigava a velocità sostenuta in direzione delle coste trapanesi, provenendo verosimilmente dall’area magrebina. Il mezzo è stato segnalato a una unità navale del Corpo, che ha intercettato il natante al largo dell’isola di Marettimo, in acque territoriali italiane.
A bordo vi erano tre persone residenti nel Trapanese. Durante l’ispezione, i finanzieri hanno rinvenuto 22 colli sigillati, contenenti il prezioso carico di corallo, per il quale gli occupanti non hanno saputo fornire alcuna documentazione commerciale che ne attestasse la provenienza lecita.
Il corallo rosso è una risorsa marina protetta, la cui raccolta è consentita solo in periodi, luoghi e modalità rigidamente regolamentati e autorizzati. L’intero carico, che sul mercato all’ingrosso avrebbe potuto fruttare circa 500mila euro, è stato sequestrato insieme all’imbarcazione, messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
I tre soggetti sono stati segnalati per ricettazione e contrabbando, e sono da ritenersi presunti innocenti fino a sentenza definitiva. Sono in corso indagini coordinate dalla Procura della Repubblica competente per ricostruire la rete di traffici illegali.
L’operazione delle “fiamme gialle del mare” rappresenta un ulteriore presidio di sicurezza economica e ambientale, volto a tutelare il corretto funzionamento dei mercati, proteggere le risorse naturali e contrastare la concorrenza sleale derivante dalle frodi doganali.
