CISL Medici Sicilia: “Sulle nomine dei direttori generali servono trasparenza, criteri oggettivi e una strategia chiara per il sistema sanitario regionale”

CISL Medici Sicilia: “Sulle nomine dei direttori generali servono trasparenza, criteri oggettivi e una strategia chiara per il sistema sanitario regionale”

PALERMO – La CISL Medici Sicilia interviene dopo l’articolo e le recenti dichiarazioni del Presidente Schifani sulle nomine dei Direttori Generali delle Aziende sanitarie, richiamando l’attenzione su ciò che deve guidare scelte tanto delicate per il sistema sanitario regionale: trasparenza, merito e competenza.

Secondo il sindacato, il dibattito pubblico rischia di ridursi a un confronto esclusivamente politico, mentre la sanità ha bisogno di decisioni basate su criteri stringenti, verificabili e pienamente conformi alla legge.
“Parliamo di ruoli che incidono direttamente sulla qualità dei servizi e sull’organizzazione dell’assistenza: è indispensabile che ogni scelta sia motivata, documentata e aderente alle normative vigenti”, sottolinea la CISL Medici Sicilia.

Il sindacato ricorda che l’efficienza delle aziende sanitarie non dipende soltanto dalla figura del Direttore Generale, ma da una visione complessiva di riorganizzazione e valorizzazione del personale.
“Non basta cambiare i vertici. Servono investimenti, programmazione, un confronto continuo con le professioni sanitarie e una visione chiara dei bisogni dei territori”, evidenzia il Segretario regionale Massimo De Natale.

Tra le priorità indicate dalla CISL Medici Sicilia figurano:

  • un reale coinvolgimento delle parti sociali;
  • obiettivi misurabili e monitorabili;
  • sistemi trasparenti ed efficaci di valutazione delle performance dei Direttori Generali.

“Le Aziende sanitarie devono tornare a essere luoghi dove competenze e responsabilità producono risultati concreti, non scenari di instabilità gestionale”, afferma il sindacato.

La CISL Medici Sicilia ribadisce infine il proprio impegno a vigilare affinché ogni decisione sulla governance sanitaria rispetti i principi di imparzialità, buon andamento e tutela del diritto alla salute.

“Siamo pronti al confronto costruttivo con la Regione, ma determinati a difendere la qualità del servizio sanitario e la dignità professionale di chi ogni giorno lo sostiene”.