Ospedale di Milazzo a rischio chiusura, De Leo chiede risoluzioni anche per Barcellona Pozzo di Gotto

Ospedale di Milazzo a rischio chiusura, De Leo chiede risoluzioni anche per Barcellona Pozzo di Gotto

MILAZZO – L’ospedale Fogliani di Milazzo rischia seriamente la chiusura, nonostante racchiuda un importante bacino d’utenza e sia considerato D.E.A. (Dipartimento emergenza e accettazione) di primo livello. A tutto ciò s’è fortemente interessato il deputato regionale del partito “Sud chiama NordAlessandro De Leo, che ha posto un’interrogazione parlamentare al presidente della Regione Siciliana e all’assessore alla Salute Volo, al fine di chiedere delucidazioni sullo stato della situazione riguardante il nosocomio in questione.

Secondo lo stesso Milazzo, infatti, l’ospedale rappresenta il punto cardine di un’area geografica in virtù di ciò che offre alla stessa, punto di riferimento sia per la Valle del Mela, che anche per le Isole Eolie, e quindi fa la presenza di un nosocomio funzionale, come qualcosa di imprescindibile. De Leo illustra il fatto che nonostante Barcellona Pozzo di Gotto (centro abitato col Pronto Soccorso più vicino a Milazzo) possa risultare vicina, subirà a breve variazioni di viabilità (imminente chiusura del ponte sul torrente Mela, con conseguente congestione del traffico stradale sulle viabilità alternative), senza dimenticare che l’ospedale di Barcellona “Cutroni Zodda” negli ultimi tempi è stato convertito in ospedale “Covid”, e che quindi anche lì servirebbero dei potenziamenti.

Le dichiarazioni di De Leo sulla vicenda ospedali Milazzo Barcellona

È impensabile solo ipotizzare una sua chiusura o un suo trasferimento al presidio di Cutroni Zodda di Barcellona anche alla luce delle carenze dell’autostrada A20, alle quali si aggiungerà l’imminente chiusura per lavori del ponte sul Mela (tra Milazzo e Barcellona), con conseguente congestionamento di tutte le viabilità alternative e tempi di attraversamento molto allungati. Entrambi gli ospedali, pur non distanti l’uno dall’altro, servono due ampi bacini di utenza in quanto, oltre ai comuni nei quali hanno sede, garantiscono l’accesso alle cure anche per una ampia rete di centri minori, abbastanza distanti e non ben collegati”.

In foto l’ospedale di Milazzo