Onestà e spirito civico: l’I. C. Fontanarossa protagonista del progetto “Sentinelle di legalità”

Onestà e spirito civico: l’I. C. Fontanarossa protagonista del progetto “Sentinelle di legalità”

CATANIA – Il gallo si è rassegnato alle loro levatacce e alle 3 del mattino ha accennato solamente ad aprire un occhio per ritornare fra le braccia di Morfeo, visto anche il nevischio che li ha accompagnati all’aeroporto.

Sbarcati in Sicilia, ad attenderli, nella bella e ampia aula magna, 11 classi prime della Scuola media Raffaello Sanzio di Tremestieri Etneo (CT). Ci ha accolto la dirigente scolastica, Sabrina Pettinato, le referenti del progetto, Maria Linda Lette e Maria Stella Lombardo, e ad accompagnare ogni classe un insegnante che lavorerà con le colleghe referenti in un percorso di Cittadinanza e Costituzione, attuando a pieno quella trasversalità della disciplina che molto spesso viene invece a mancare.

Grazie al sito www.giovanisentinelledellalegalita.org è stata proposta la proiezione del filmato “Il pool antimafia”, gli insegnanti hanno subito accettato e lo scaricheranno e guarderanno sulle LIM delle 11 classi, permettendo così di dare spazio all’impegno della Fondazione di accompagnare giovani e insegnanti nel compito di formarli al rispetto delle regole per una convivenza civile e democratica.

È stata ricordata la grande passione di Antonino Caponnetto in difesa della Carta Costituzionale, sconosciuta a tanti mentre in altri Paesi come gli Stati Uniti non si è cittadini se non la si conosce.  

Poi, i dettagli del progetto che vedrà tutti coinvolti durante l’anno e, ancora una volta, i video realizzati da altri coetanei in diverse zone d’Italia ha fatto crescere l’entusiasmo non solo nei ragazzi, ma anche fra gli insegnanti.

Hanno accettato di lavorare insieme, ragazzi e ragazze si divideranno in gruppi scegliendo di occuparsi dei filmati, di fare foto, disegnare, fare ricerche, interviste o inserire i dati al computer. Ne è seguito un vivace e intenso dibattito e le domande non preparate dei ragazzi hanno sciolto ogni dubbio sulla loro maturità e la voglia di mettersi in gioco per essere pronti a confrontarsi con la propria amministrazione giovedì 28 marzo nel pomeriggio dalle 16 alle 18.

L’entusiasmo ha fatto saltare il pasto. Il tempo di spostarsi e alle 14 l’incontro con i ragazzi e le ragazze dell’Istituto comprensivo Fontanarossa di Catania, che li hanno accolti con la loro dirigente scolastica, Concetta Tumminia, la referente Giovanna Micale insieme a colleghi e colleghe che portano avanti con grande forza il compito di far intraprendere ai giovani il cammino della democrazia e del sapere in una zona di periferia fra un grande parcheggio e l’aeroporto.

Dopo essersi soffermati sull’impegno del giudice nelle scuole di tutta Italia, a seguito delle tragiche morti di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, si è discusso dei valori dell’impegno civile, della solidarietà e del rispetto delle regole quale antidoto non solo alla criminalità organizzata, ma anche al dilagare dell’illegalità. La violazione delle leggi e la negazione ai buoni comportamenti incidono sull’economia del Paese sottraendo risorse pubbliche a vantaggio della mafia, della corruzione e dell’evasione fiscale.

È stato chiesto ai ragazzi, come esempio, di prendere una cartina del proprio territorio e di segnare con una bandierina ogni bene che appartiene a tutta la comunità: strade, scuole, piazze, giardini pubblici, ospedali, impianti sportivi, ecc. Poi sono stati invitati a cancellare questi beni, per rendersi conto di quante cose si abbiano in comune e di quante difficoltà ci sarebbero senza di essi e della necessità di prendersene cura e conservarli. Si è parlato di come, in altri Paesi europei vicini, vi sia uno spirito civico differente e una responsabilità di ciascuno nel partecipare al bene comune pagando tasse eque.

Non poteva esserci esempio migliore, visto che i ragazzi avevano già iniziato alcune settimane prima a scegliere un bene comune da studiare e proporre a marzo alla propria amministrazione e la loro scelta era caduta sui trasporti pubblici.

Nel frattempo è giunto il presidente dell’AMT (Azienda Metropolitana Trasporti Catania SpA), Giacomo Bellavia, che si è reso disponibile a trovare soluzioni insieme per migliorare il servizio e di incontrare nuovamente i giovani per approfondire e arrivare preparati venerdì 29 marzo dalle 9 alle 12 ospiti del Comune.

La proposta, nata più dagli insegnanti che dai ragazzi, è stata quella di una convenzione per biglietti agevolati per la scuola, ma alla risposta se sapessero cosa fosse un abbonamento è calato il silenzio in quanto la stragrande maggioranza non paga il biglietto ed è cosciente che essendo minorenni al massimo rischiano di scendere dall’autobus.

Ne è nato un attento confronto che impone di essere accanto a insegnanti coraggiosi e capire cosa vuol dire ottenere una convenzione per arginare un atto di illegalità diffusa per indirizzare e incoraggiare a un’azione di legalità.

Nonostante le ore passate a scuola la mattina e per tutto il pomeriggio, l’attenzione dei ragazzi e ragazze è stata alta e l’invito a trovare soluzioni come giovani sentinelle partendo dal loro protagonismo ha aperto una speranza.