Omicidio Naima Zahir, condannato all’ergastolo il marito che l’accoltellò

Omicidio Naima Zahir, condannato all’ergastolo il marito che l’accoltellò

LENTINI – È stato condannato all’ergastolo Massimo Cannone, tappezziere di Lentini di 45 anni, responsabile dell’omicidio della moglie Naima Zahir. L’uomo l’avrebbe accoltellata nella loro casa a marzo dello scorso anno. La sentenza è stata emessa dai giudici della Corte d’Assise di Siracusa al termine della Camera di Consiglio.

I fatti

Secondo quanto ricostruito, Massimo Cannone avrebbe ucciso la moglie perché si sentiva oppresso – così come riferito da lui dopo il provvedimento di fermo – e l’avrebbe accoltellata mentre la donna era a letto con gli auricolari.

Inizialmente, l’imputato aveva negato le accuse. Poi ha confessato di aver ucciso la moglie per gelosia e perché si sentiva oppresso e costretto agli arresti domiciliari” da Naima.

Anche risarcimento

Ma non è tutto: oltre alla condanna all’ergastolo, l’uomo è stato condannato a pagare una provvisionale di 160mila euro per le parti civili: madre, tre fratelli e una zia della vittima, che si sono costituite con l’avvocato Giuseppe Cristiano. 

In precedenza il giudice ha rigettato sia la richiesta di giudizio tecnico sulle capacità psichiatriche dell’Imputato, sia l’istanza della difesa di accedere al rito abbreviato.

Accolta invece la richiesta di costituzione di parte civile della madre, dei tre fratelli e di due zii della vittima.