Omicidio Elena Del Pozzo, parla il legale di Martina Patti: “Non sarebbe stata uccisa in casa”

Omicidio Elena Del Pozzo, parla il legale di Martina Patti: “Non sarebbe stata uccisa in casa”

MASCALUCIA – Giungono ancora novità per quanto riguarda il caso di Elena Del Pozzo, la bambina di 4 anni uccisa nel Catanese dalla madre.

Luogo del delitto

La signora ha detto di avere ucciso la figlia sul luogo del ritrovamento e l’arma utilizzata sembrerebbe sia stata un coltello“.

Lo ha detto, prima di entrare al Palazzo di Giustizia, l”avvocato Gabriele Celesti che assiste la donna accusata di omicidio premeditato pluriaggravato della figlia e occultamento di cadavere. Per il resto la donna, nell’interrogatorio ai carabinieri e alla Procura, ha aggiunto il legale: “Non ha saputo ricostruire” cosa accaduto, perché “era come annebbiata“.

È chiaro che poi – puntualizza il difensore – si possono innescare dei meccanismi psichici di rimozione perché ovviamente si tende ad allontanare da sé il fatto. Una perizia psichiatrica? Noi faremo accertamenti del caso con uno specialista per vedere se ci sono rilievi di profilo psichiatrico che possono avere influito sul fatto. Ma una valutazione su questo oggi è prematura. Poi tecnicamente cercheremo di fare tutto quello che possiamo fare anche per colmare le lacune che ancora ci sono nelle indagini“.

Il rapporto con l’ex – ha detto il legale – si era concluso da tempo. C’era la figlia che, come può accadere nelle separazioni, può costituire motivo di ripicca, conflitto o ricatto, a seconda delle mentalità dei protagonisti. Non so se il movente della gelosia sia reale o parziale, di questo la signora non ne ha parlato“.

Il cordoglio per la piccola Elena

Numerosa la vicinanza e i messaggi di cordoglio da parte di tutti i cittadini che nelle ultime ore hanno scritto diverse frasi in memoria della piccola Elena.

Non so perché la tua mamma ha deciso di farti questo. Anch’io sono mamma e amo mia figlia più di qualsiasi cosa al mondo. Non pensare che non ti abbia amato perché andare via con questo ricordo è terribile. Non si può perdonare ma si può cercare di capire che malgrado tutto sei stata amata“.

È quanto si legge su un bigliettino, scritto a mano, su un cuscino a forma di cuore lasciato da qualcuno insieme con una bambolina accanto alla buca dove è stato trovato sepolto il corpicino di Elena, a circa 600 metri della loro casa di Mascalucia. Accanto al biglietto e al cuore, anche dei fiori di garofano e una bambolina di pezza.

Foto di repertorio