ITALIA – La durata di un giorno si stima normalmente in 24 ore. Ma la risposta a questa domanda potrebbe incontrare delle difficoltà in quanto la rotazione della Terra attorno al proprio asse, che definisce la durata di un giorno sul nostro pianeta, non è costante e viene influenzata da diversi fattori.
Negli ultimi decenni, tale rotazione è andata accelerando, con una tendenza che ha accorciato le nostre giornate, tanto che lo scorso 29 giugno 2022 è stato stabilito un nuovo record per il giorno più corto in assoluto (1,59 millisecondi in meno di 24 ore). Nonostante questo primato, i ricercatori hanno avuto modo di osservare che dal 2020 questa costante accelerazione è misteriosamente passata a un rallentamento: in altre parole, i giorni si stanno allungando e il motivo di questo cambiamento non è stato individuato.
L’astronomo francese Christian Bizouard invita a non allarmarsi. Nell’arco di uno o due anni, la velocità di rotazione terrestre varia stagionalmente. Diversi elementi entrano in gioco e l’80% delle variazioni sono dovute ai venti nell’atmosfera. Le maree possono anche essere la causa di quanto sta accadendo.
I giorni non sono tutti uguali: alcuni durano un po’ più di 24 ore, altri un po’ meno. Una differenza di pochi millisecondi che però va compensata di tanto in tanto per allineare il tempo coordinato universale (UTC) e il giorno solare medio.
Per ovviare al problema, gli enti internazionali di misurazione tengono traccia della differenza fra i due tempi. Quando si avvicina ai sei decimi di secondo viene introdotto un “secondo intercalare”.
A tal proposito gli scienziati potrebbero voler introdurre un “secondo intercalare negativo“, che potrebbe aiutare a compensare i giorni più brevi che sperimentiamo. Tutto ciò però potrebbe vedere il sorgere di alcuni problemi.
“L’impatto di un secondo intercalare negativo non è mai stato testato su larga scala; potrebbe avere un effetto devastante sul software che fa affidamento su timer o programmatori“, osservano gli ingegneri di Meta Oleg Obleukhov e Ahmad Byagowi. “In ogni caso, ogni secondo intercalare è una delle principali fonti di dolore per le persone che gestiscono le infrastrutture hardware“.
Mentre gli ingegneri chiedono a gran voce l’abolizione del secondo intercalare, gli scienziati stanno ancora cercando di capire perché la velocità di rotazione della Terra stia cambiando. Se fosse solo una fase non ci sarebbe motivo di preoccuparsi, ma se la Terra continuasse davvero a girare sempre più veloce allora i problemi non saranno solo di natura tecnologica.
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