La rimonta della Juventus

La rimonta della Juventus

La Vecchia Signora sta cambiando pelle. Niente più abiti eleganti e bon ton ma uno stile sobrio, con pochi fronzoli e risultati concreti. Tanto che molti commentatori hanno iniziato a parlare di Juventus operaia, nel senso di una squadra che lavora sodo e raggiunge gli obiettivi. Caratteristiche insolite, che però potrebbero fare la differenza, dal momento che gli inizi della squadra guidata da Massimiliano Allegri sono stati sotto la media, ma ora si aprono degli spiragli. Così i pronostici per il campionato sono ad un punto di sospensione: con il Napoli e il Milan che volano alla massima velocità, l’Inter che vuole mantenere lo scettro e la Juve che ha iniziato a risalire la classifica. Una situazione complessa, che ha conseguenze sulle quote calcio, rende gli scommettitori incerti, ma fa la felicità di coloro che amano il calcio e le sue sorprese.

La squadra sembra in ascesa

Tornando alla Juventus, la ricostruzione delle prime battute di questa stagione prende la forma di una curva ascendente. Nelle prime giornate si sono susseguiti una serie di errori a dir poco clamorosi. Prima il pareggio a Udine, poi lo smacco clamoroso in casa con l’Empoli seguito dalla sconfitta a Napoli e il pareggio interno con il Milan. Dopo quattro giornate la Juventus si è trovata a fare i conti con un bottino davvero magro: due soli punti e una distanza dal vertice che apriva interrogativi e suscitava ansia. Adesso, forse, si potrebbe parlare solo di una partenza falsa, visto che la squadra sembra aver trovato nuovo slancio. Procedendo con un passo lento ma continuo, i bianconeri stanno recuperando terreno, in quella che viene definita da molti come una rimonta. E in fondo, in quale altro modo si potrebbe etichettare il fatto che la squadra ha inanellato quattro vittorie consecutive in campionato, mentre sta dominando il proprio girone di Champions League? Anche i più critici, ormai, sembrano tradire un certo ottimismo.

Il cambio di pelle sembra funzionare

Non che si possa dire che sarà la stagione del rilancio per i bianconeri, ma di certo la squadra di Allegri sembra aver trovato un rinnovato equilibrio. La partita dello scorso fine settimana con la Roma è stata la dimostrazione. I bianconeri non hanno fatto errori, né agito in modo superficiale. Sono rimasti concentrati sul risultato, lasciando la Roma di Mourinho ad attaccare e colpendo poi al momento opportuno. Ormai sembra quasi che la squadra lavori su un copione standard, con risultati ricorrenti: la vittoria per 1-0 come è avvenuto in Champions con il Chelsea e lo Zenit e in campionato con il Torino e appunto la Roma. La condotta di gioco ideale per una squadra che non è più quella di Cristiano Ronaldo. In questa stagione, infatti, manca il giocatore prodigio, quello che regala sogni e divertimento, e spesso risolve le partite, ma d’altro canto c’è un manipolo nutrito di talenti che sa aspettare al varco l’avversario, è in grado di soffrire, di reagire, di colpire all’improvviso.

La dimensione di gruppo diventa determinante

Secondo gli osservatori, la strategia di Massimiliano Allegri è proprio questa: punta al sodo e valorizza il gruppo, anche giocatori che forse in passato erano stati sottovalutati. Per esempio Bernardeschi e De Sciglio, che ora si sentono davvero parte di una famiglia, che fatica insieme per un grande obiettivo. In questo senso va fatta menzione anche di Wojciech Szczesny, che per tutta l’estate è stato protagonista di chiacchiere sulla stampa e al bar, per via della sua possibile cessione, necessaria a fare spazio al costosissimo (e bravissimo) Gigio Donnarumma. Il portiere però non ha voluto mollare, è rimasto tra i pali che erano stati di Buffon e all’inizio, quando la Juve prendeva gol e non li faceva, le colpe sembravano davvero tutte sue.

La differenza la fa il portiere

Ora invece qualcosa è cambiato: Szczesny para, incita la difesa, si oppone ai rigori salvando il risultato. È ritornato ad essere una figura fondamentale per il comparto difensivo, come dimostra anche una fotografia che è finita su tutti i giornali, dopo la partita con la Roma: Szczesny e Chiellini che esultano, uno in faccia all’altro, con il volto quasi trasformato dall’energia del momento. La fiducia che Allegri ha accordato al portiere è diventata contagiosa: la squadra è con lui e questa compattezza giova alla Juventus operaia, che guarda lontano. Forse, quindi, qualche merito va tributato anche al Mister, uno dei tanti nuovi allenatori, protagonisti della Serie A di quest’anno. Dalla Fiorentina al Verona, dall’Inter alla Lazio, ci sono stati tanti cambi di casacca sulle panchine italiane: uno scossone allo stile di gioco e forse anche allo spettacolo che viene offerto ai tifosi. Come nel caso della Vecchia Signora, che sembra ormai pronta a regalare di nuovo qualche sogno ai suoi appassionati.