Catania, due impegni da non fallire: contro Catanzaro e Bari in cerca del riscatto

Il Catania stecca a Pagani, tornando bruscamente sulla terra dopo la convincente vittoria della settimana precedente con la Fidelis Andria. Il ko subito allo Stadio Marcello Torre fa male e sa di beffa, essendo arrivato al termine di una partita che i rossazzurri hanno condotto in lungo e largo, creando molte occasioni pericolose ma non riuscendo mai a superare il portiere avversario Baiocco, apparso in stato di grazia assoluta. L’inerzia della gara ha iniziato a girare al 50’, quando Russotto ruba il pallone a Sussi e si fa atterrare in piena area di rigore: l’arbitro indica senza esitazioni il dischetto, mandando sotto la doccia il difensore di casa. Ceccarelli, però, sbaglia clamorosamente la possibilità dagli 11 metri, facendo esaltare Baiocco e permettendo alla squadra campana di rimanere in scia.

Il tecnico etneo cerca di dare la scossa alla squadra rivoluzionando l’attacco, ma l’operazione non funziona: è addirittura la Paganese a passare in vantaggio con Diop (minuto 69), sfruttando una ingenuità di Ercolani e trafiggendo Stancampiano con una staffilata mancina che si insacca all’incrocio. È la rete che spegne le velleità di un Catania ingenuo e molle nei momenti decisivi, che sconta il peccato originale di non aver sfruttato la doppia chance data dal rigore assegnato con la contestuale superiorità numerica. A Pagani si materializza quindi un ko che fa doppiamente male, dato che tarpa subito le ali al progetto di riscossa della squadra: tornare dalla trasferta in terra campana con un risultato positivo avrebbe dato legittimità alle scelte portate avanti da Baldini, infondendo sicurezza in una squadra piena di giovani.

Così non è stato: l’allenatore del Catania dopo la partita è stato onesto nel non appellarsi alla sfortuna, evidenziando invece come i suoi ragazzi debbano decisamente migliorare nella gestione delle partite. Il riferimento è, soprattutto, a un reparto di centrocampo in cui manca ancora l’impronta dell’organizzatore di gioco: Maldonado, giocatore deputato a tale ruolo, sta deludendo molto; Provenzano e Rosaia, invece, sono due onesti faticatori che non hanno nelle loro corde qualità da registi. Il tecnico rossazzurro dovrà dunque essere bravo a serrare i ranghi: il campionato di C è lungo e pieno di insidie e c’è ancora tutto il tempo per affinare i giusti automatismi, trovando magari qualche ulteriore puntello nel reparto degli svincolati. Difficile quindi stabilire adesso se per il Catania sarà una stagione in salita o se riuscirà a trovare presto un equilibrio. I pronostici calcio di oggi di Sportytrader consigliano di analizzare le motivazioni della squadra e soprattutto la rosa a disposizione del ct, per capire se una squadra, come ad esempio quella siciliana, possa fare una buona annata oppure no. Dopo lo scivolone dell’ultimo turno, d’altra parte, c’è la necessità di guardare avanti e ripartire per raddrizzare un avvio di stagione che ha smentito le previsioni più rosee sulla formazione catanese.

In casa Catania, infatti, adesso ci sono due avversari di grandissima caratura all’orizzonte: Catanzaro e Bari, rispettivamente in Coppa Italia e campionato, testeranno presto la capacità dei giovani rossazzurri di reagire alle difficoltà palesate in questo inizio di stagione. Si tratta di due scogli assai duri da superare: due momenti che potrebbero rappresentare una svolta, in positivo o negativo. La Coppa di C non rappresenta certo l’obiettivo numero uno della squadra etnea, almeno al momento: i giallorossi di Calabria, poi, partono come ogni anno con grandi velleità e cercheranno di arrivare più lontano possibile anche in questa competizione. Il campionato finora ha riservato agli uomini di Calabro più luci che ombre: vittoria 3-1 sul Francavilla alla prima giornata, quindi due deludenti pareggi con Picerno e Potenza. Mercoledì 15 settembre, ore 17:30, il Catanzaro proverà dunque a rompere questo mini-filotto negativo nel secondo turno di Coppa, che andrà in scena allo Stadio Ceravolo.

L’appuntamento ancor più importante, per il Catania, sarà però quello di domenica 19 settembre al Massimino (ore 14:30) contro una delle corazzate del campionato: quel Bari che, negli ultimi due anni, ha inseguito vanamente la tanto agognata promozione in Serie B. I Galletti hanno cominciato l’annata col piede giusto: dopo l’1-1 iniziale di Potenza, infatti, è giunto il travolgente 4-0 sul Monterosi e, infine, il prezioso 1-0 colto in trasferta col Picerno. Al momento la vetta della classifica, occupata dal Monopoli, è lontana soltanto due lunghezze: situazione ben diversa per un Catania che deve leccarsi le ferite dopo le due sconfitte patite con Monopoli e Paganese. L’impressione è che mister Baldini debba lavorare molto non solo a livello tattico, ma anche psicologico: gli equilibri della squadra sono ancora fragilissimi e questi risultati negativi, uniti a una situazione societaria non certo florida, potrebbero avere conseguenze nefaste sul futuro del gruppo. Catanzaro e Bari rappresentano quindi due momenti chiave: la squadra, a prescindere dai risultati, dovrà dimostrare di combattere ed essere viva.