“Noi vogliamo conoscere e crescere”, l’I.C. “San Giorgio” parte integrante del progetto “Porta delle Farfalle” di Antonio Presti

“Noi vogliamo conoscere e crescere”, l’I.C. “San Giorgio” parte integrante del progetto “Porta delle Farfalle” di Antonio Presti

CATANIA – Un inno alla bellezza, all’arte e alla conoscenza, il sogno del mecenate Antonio Presti che è divenuto realtà tangibile attraverso la collaborazione attiva di ventimila bambini e mamme, venti licei artistici siciliani, venticinque artisti e architetti, scuole e associazioni del quartiere. É la “Porta delle Farfalle“, la più grande scultura in bassorilievo ceramico costituita dal muro di un cavalcavia lungo un chilometro e mezzo, costellato da cinquanta opere d’arte, che taglia in due il quartiere di Librino. Un “imponente” dono di cultura e di sapere che mira a fornire agli alunni delle scuole – e non solo – la conoscenza.

E noi vogliamo conoscere e crescere con la nostra Comunità Scolastica I.C. San Giorgio e la nostra città” esclama Concetta Manola, il Dirigente Scolastico, dichiarando così la sua condivisione gioiosa ed entusiasta al progetto, grata e lusingata, durante la festa di inaugurazione svoltasi ieri, di rappresentare le realtà delle scuole di Librino. “Un momento importante che ci consente di essere parte integrante di un quartiere che urla la bellezza e la voglia di riscatto“.

La conoscenza, nel pensiero di Antonio Presti, è il potere più grande che l’uomo ha a disposizione, “una conoscenza che trova nella coralità condivisa dal quartiere il senso“; “oggi più che mai – ci dice Presti – abbiamo avuto la conferma che quando l’arte è unita, le agenzie educative sono insieme, dalle famiglie alle scuole, si ritorna alla bellezza“.

Gli alunni della scuola “San Giorgio” hanno fornito il loro contributo concreto nello “Sguardo Attraverso”, un’opera di forte impatto visivo realizzata dall’artista Gloria Di Modica, un’opera del doppio: del bene e del male, il bene unisce, il male divide, che si ispira alla frase “Nella vita incontrerai tantissime maschere e pochissimi volti” di Luigi Pirandello.

Partecipate con il cuore le loro performance con cui ieri hanno piacevolmente intrattenuto il pubblico, che hanno avuto come filo conduttore la “donna“, la sua identità, le sue tante sfaccettature, dando voce a icone femminili dell’arte e della musica. Con la guida della prof.ssa Motta, docente di musica, alcune alunne hanno cantato “Mi Votu e Mi Rivotu” di Rosa Balistreri, emblema intramontabile della nostra Trinacria.  Emozionante e commovente l’esibizione che ha visto protagonisti il suono delicato della viola e la potente voce dell’alunna Sofia Aquilino. Come non inserire Frida Khalo in tutta questa meraviglia? “Ti Meriti Un Amore”, sua famosissima poesia, è stata letta in Lingua spagnola e italiana dalle alunne Sofia Antonucci e Giada Longo come esortazione a sentirsi donne libere e amate. “Abbiamo poi voluto far ‘Rumore‘, urlare al cielo e al quartiere la nostra identità” dice una delle insegnanti, un omaggio a Raffaella Carrà, che è divenuto travolgente anche per chi ha assistito. Bellissime le alunne che hanno indossato l’indimenticabile caschetto biondoche hanno saputo far ‘ondeggiare’ a suon di libertà“.

I docenti di strumento hanno curato alcuni intermezzi musicali eseguiti dall’orchestra di Istituto, che ha dato prova di bravura, crescita e professionalità, grazie al certosino lavoro dei loro insegnanti che, giorno dopo giorno, “instillano passione, aspettative e curiosità nei nostri ragazzi capaci di essere e fare cose….grandi!

Alcune mamme di alunni, inoltre, si sono esibite con un brano dal titolo “Con Elsa in paradiso” della poetessa Patrizia Cavalli, con la regia di Orazio Barbagallo.

Referenti del Progetto le Insegnanti C. Toro e M. Russo Papo.