Muore in un Pte perché non ci sono medici: la famiglia del 38enne presenta denuncia

Muore in un Pte perché non ci sono medici: la famiglia del 38enne presenta denuncia

PACHINO – La famiglia dell’agricoltore di 38 anni morto nel Presidio Territoriale di Emergenza (PTE) di Pachino, che non disponeva di medici, ha presentato una denuncia che ha portato all’apertura di un’indagine da parte della Procura di Siracusa. Per determinare eventuali responsabilità si attenderà l’esito dell’autopsia. Questo tragico evento ha evidenziato la precarietà del sistema sanitario nella zona sud di Siracusa. Da tempo, infatti, il PTE di Pachino è privo di medici e la sindaca di Pachino aveva incontrato i vertici dell’Asp di Siracusa per cercare una soluzione nelle ore precedenti alla tragedia.

La morte dell’agricoltore ha causato molte proteste e un gruppo di consiglieri comunali ha preso d’assalto l’aula consiliare. I familiari della vittima sono anche andati lì ieri sera. Il fratello della vittima di 38 anni ha detto che “quando si commette un errore nell’azienda, i manager vanno a casa” riferendosi alle responsabilità dei dirigenti dell’ASP di Siracusa.

Questi ultimi hanno affermato che, secondo le indagini interne effettuate, non vi sono prove di responsabilità del personale sanitario che ha prestato il primo soccorso. I manager dell’ASP hanno dichiarato che “data la diagnosi effettuata con l’aiuto degli emodinamisti dell’ospedale Umberto I di Siracusa e del medico della centrale operativa, l’arresto cardiaco fulminante non ha permesso ulteriori interventi. Siamo a disposizione dell’Autorità competente per fare chiarezza sui fatti“.

La zona meridionale di Siracusa, che serve circa 45.000 persone, è precaria dal punto di vista sanitario, soprattutto dopo il depotenziamento dell’ospedale Trigona di Noto, che è stato sacrificato come parte di un piano della Regione Siciliana risalente a 20 anni fa per creare un unico ospedale tra il Trigona di Noto e il Di Maria di Avola, che è stato sbilanciato verso quest’ultimo, che ora gestisce quasi tutti i reparti. Il Pronto Soccorso di Noto è operativo solo per 12 ore al giorno e non ha una sala rianimazione, quindi le emergenze sono indirizzate ad Avola.

L’associazione dei consumatori “Udicon Sicilia” ha pubblicato una nota in cui chiede un immediato potenziamento del PTE di Pachino. La carenza di personale medico è un problema storico e noto a tutti e ora è giunto il momento di agire. La petizione popolare lanciata da Udicon Sicilia tra i cittadini di Pachino e Portopalo è indirizzata al Prefetto di Siracusa, al presidente della Regione, all’assessore regionale alla Sanità e al direttore generale dell’Asp di Siracusa.

Il PTE di Pachino si trova strategicamente al centro di una zona che comprende paesi in cui i cittadini hanno difficoltà a raggiungere gli ospedali più vicini in tempi brevi. Pertanto, il potenziamento delle strutture sanitarie è fondamentale per migliorare la qualità dell’assistenza e ridurre i rischi per i cittadini. Udicon Sicilia chiede che il PTE di contrada Cozzi venga potenziato con l’invio di medici, ulteriori servizi e un’ambulanza medicalizzata per garantirne il funzionamento in ogni fascia oraria.

In foto Sebastiano Morana