Morte Deborah Pagano, convalidato il fermo per il compagno Leonardo Fresta: la ricostruzione – VIDEO

Morte Deborah Pagano, convalidato il fermo per il compagno Leonardo Fresta: la ricostruzione – VIDEO

GIARRE –  La Procura della Repubblica di Catania, all’esito delle indagini effettuate e svolte dai carabinieri della Compagnia di Giarre, congiuntamente al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania, ha disposto, nella data di giorno 10 luglio, il fermo nei confronti di Leonardo Fresta nato a Giarre (CT) il 16 giugno 1982, e con il trasferimento nel carcere di piazza Lanza a Catania, in quanto indagato come l’autore dell’omicidio della convivente Deborah Pagano di 31 anni, dove il cadavere è stato rinvenuto lo stesso giorno all’interno dell’abitazione in cui la coppia conviveva con la figlia minore, bambina, che in quel momento non era presente in quanto affidata ai nonni materni, per trascorrere il fine settimana.

Il quadro degli indizi raccolto , ha permesso di collocare il momento della morte della donna nella serata di venerdì 8 luglio e che avrebbe riscontrato una serie di anomalie comportamentali da parte di Fresta che, in uno alle prime risultanze tecniche riconducibili agli accertamenti effettuati dal medico legale e dalla sezione di investigazioni scientifiche dei carabinieri ,hanno portato all’emissione del fermo .

Seguendo l’ordine dei fatti durante lo stacco temporale di oltre un giorno e mezzo tra il momento della morte e quello in cui il 40enne accusato avrebbe chiamato il 118, pur essendosi, a suo dire, immediatamente reso conto del decesso.

Fresta, avrebbe fornito delle versioni contraddittorie al personale sanitario del 118 intervenuto sui luoghi, rispetto a quelle fornite nell’immediatezza dei fatti alla Procura della repubblica, nonché, rispetto a quelle rese in sede di interrogatorio.



Sul corpo della vittima, sono state rilevate, da parte del medico legale, indicazioni che escludono la causa della morte naturale della donna, in base alla presenza di numerose ecchimosi riscontrate in varie parti del corpo e della frattura dello sterno e di una costa.

Inoltre, è stata rilevata la presenza di diffuse tracce ematiche all’interno dell’abitazione anche in ambienti diversi dal bagno, nonché una generalizzata, ed ingiustificata per le circostanze, per nascondere delle tracce.

Importante è stato anche il supporto dei sistemi di videosorveglianza della zona e le dichiarazioni rese da conoscenti e parenti della famiglia della vittima.

Nella giornata di ieri si è proceduto all’autopsia del cadavere di Deborah, e si è poi svolta l’udienza di convalida, in esito alla quale il gip ha convalidato il fermo emettendo la custodia cautelare in carcere per Leonardo Fresta.