ITALIA – L’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato sui canali istituzionali il video della conferenza stampa del 16 aprile sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale Covid della Cabina di Regia.
Presenti il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, e il direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza.
La prima buona notizia riguarda l’indice Rt: il range va da 0.71 a 0.97 (il limite superiore non include l’1, per la prima volta dopo diverse settimane), con una Rt nazionale medio di 0.85. “Vuol dire che la circolazione tenderà ancora a decrescere”, ha spiegato Brusaferro.
Molte Regioni registrano un trend in discesa per quanto riguarda i nuovi casi, ma per quanto riguarda l’impatto sugli ospedali ci sono ancora parecchie aree con occupazione di posti letto superiori alle soglie del 40% e del 30%. Il rischio rimane alto in Calabria, mentre l’Rt più alto si registra in Sardegna. La Sicilia e la Valle d’Aosta si trovano in uno scenario di tipo due: il limite inferiore dell’Rt è quindi sopra l’1, nonostante il lieve miglioramento rispetto alla scorsa settimana.
Sul fronte ricoveri, si parla di una lieve decrescita sia nelle aree mediche (occupazione al 41%, appena sopra la soglia limite) sia in Terapia Intensiva.
Si vedono anche i primi effetti delle vaccinazioni in Italia: in tutte le fasce d’età c’è una decrescita nel numero dei casi Covid registrati, ma i contagi sono in decrescita tra gli operatori sanitari e tra gli anziani, soprattutto per gli over 80.
“Non allentare la tensione, mantenere alta la guardia“: è l’imperativo di questo delicato momento, che vede avvicinarsi il momento delle riaperture ma anche aumentare gli appelli alla responsabilità.
“È un momento di transizione“, ha commentato il professore Rezza, specificando che “si inizia a vedere una luce in fondo al tunnel” ma che la decrescita è ancora lenta e da tenere sotto controllo con i comportamenti adeguati a contrastare la pandemia.
Fonte immagini: Ministero della Salute
