Olimpiadi 2024, la Senna invasa da batteri e polemiche: malanni a Parigi e ironia sul web

Olimpiadi 2024, la Senna invasa da batteri e polemiche: malanni a Parigi e ironia sul web

MONDO – Un azzardo che si è rilevato un fallimento, un tentativo di estrema sostenibilità sfociato in infezioni, polemiche e anche qualche ironico meme sul web.

La scelta di rendere la Senna protagonista di queste olimpiadi parigine non ha portato sicuramente i risultati sperati, tramutando un’ideale icona in una fiumana di batteri, insetti e contrasti.

Un tentativo fallito

L’idea folle ma inseguibile” come l’aveva definita il presidente Macron, ha portato per ben cinque volte l’annullamento delle prove d’allenamento e delle nuotate pre gare di triathlon e nuoto perché, non stiamo qua neanche a dirvelo, le acque della Senna presentano ancora un’elevata quantità di batteri e inquinanti.

A far storcere ancor di più il naso sono gli oltre 1,4 miliardi di euro investiti per bonificare il fiume che, negli ultimi otto anni, dovevano impedire lo scarico di acque non trattate e reflue.

Grazie al miliardario investimento, di cui una gran fetta usata per lo “swimming plan“, sono stati realizzati impianti di trattamento, una miglior rete fognaria, stazioni di filtraggio e bacini di raccolta delle acque piovane per tentare di gestire la presenza di batteri di cui il 75% si dichiara essere stato rimosso.

Prima dell’avvio dei Giochi, i livelli di batteri erano risultati non essere sicuri per la balneazione, venendo però successivamente rivalutati e considerati adeguati in seconda battuta.

Malanni dopo le gare

E sono stati tanti, tantissimi gli atleti che dopo aver nuotato tra le acque del fiume parigino ne hanno denunciato l’inadeguatezza, tra cui il Belgio che ha addirittura deciso di ritirare la propria atleta.

La triatleta belga Claire Michel, ha infatti contratto un’infezione dopo aver nuotato nella Senna, portandola a 3 giorni di vomito e diarrea, dopo i quali l’atleta ha finito per aver bisogno di cure mediche più significative.

Casi che sono aumentati con la notizia degli sportivi svizzeri, Simon Westermann e Adrien Briffod, che non hanno partecipato alla gara a squadre mista di triathlon a causa un’infezione gastro-intestinale.

A destare ulteriori sospetti, sembra che inoltre un altro atleta, norvegese, abbia avvertito dolore addominale e vomito dopo una gara.

Un velo d’ironia sul caso

Ormai basta un nulla per infiammare le infinite reti del web che, con il caso Senna, hanno innalzato vampate d’ironia e fumate di meme.

Da chi ha immaginato i parigini firmare un accordo con i topi del fiume a chi ha paragonato gli atleti ad un buffo pesce a tre occhi visto nei Simpsons.

Un accordo atipico

 

Il pesce tratto dai Simpsons

Ironia è piovuta pure dalle sale stampa della Rai dove il commentatore Luca Sacchi ha sdrammatizzato sulla situazione.

“In sala stampa c’è un caffè che fa pendant con le acque della Senna. Probabilmente è fatto con la stessa acqua, allungata con un solubile di bassa qualità” ha detto scherzando l’ex nuotatore in diretta durante gli 800 maschili di stile libero con il telecronista Tommaso Mecarozzi.

E quest’ondata di batteri e ironia è arrivata pure alle orecchie di alcuni partecipanti ai Giochi:  “Ho bevuto molta acqua, quindi sapremo domani se sono malata o no. Non ha il sapore della coca-cola o della sprite, ovviamente” ha ironizzato l’atleta belga Jolien Vermeylen a VTM.

Nuotando sotto il ponte, ho sentito e visto cose a cui non dovremmo pensare troppo. La Senna è sporca da cent’anni, quindi non possono dire che la sicurezza degli atleti è una priorità“.